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Monica Boggioni: «Hanno rubato le mie foto dai social per siti di incontri»

Sul Messaggero la storia dell’atleta paralimpica: «Quando si pubblica sui social bisogna essere consapevoli che quella foto diventa di dominio pubblico. Che non significa che ognuno può farne ciò che vuole»

Monica Boggioni: «Hanno rubato le mie foto dai social per siti di incontri»
Foto Finp

Sul Messaggero la storia-denuncia di Monica Boggioni, 23 anni, stella del nuoto paralimpico azzurro reduce da tre medaglie di bronzo ai Giochi giapponesi. Monica è una studentessa e atleta, che usa i social  e che, per puro caso, ha scoperto di avere delle pagine con il proprio nome che vivevano anche su siti che non ha mai bazzicato in vita sua, Tinder e Badoo in testa.

Tutto parte dalla segnalazione di un follower che le ha segnalato una sua pagina di cui non era a conoscenza

«Era proprio un’altra persona che si spacciava per me. Ho fatto subito la segnalazione a Facebook che ha prontamente bloccato il profilo».

Poi i messaggi di alcuni ragazzi che avevano visto le sue foto su Tinder e Badoo e volevano conoscerla meglio, così ha capito che ce ne erano altri e da lì la denuncia ai Carabinieri di Pavia.

Monica non è preoccupata e non si ritiene una vittima, ma ritiene importante il valore pedagogico di questa lezione sull’uso dei social

«L’età in cui ragazzi si avvicinano ai social è sempre più bassa e in quella fase della vita non hai necessariamente l’accortezza di pensare ad alcune cose. Pubblichi un selfie e dici “ok, è una foto”. Ma quante persone possono vederla? Dove va a finire? Bisogna essere consapevoli che quella foto diventa di dominio pubblico. Che non significa che ognuno può farne ciò che vuole, ma che bisogna stare attenti e sapere che si può finire in situazioni del genere».

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