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“La gamba di Diego… e altri racconti”, il libro di Gianfranco Gallo per il calcio giovanile a Montesanto

Sostiene il progetto coordinato dal centro giovanile “Lo Sgarrupato” e dalla scuola calcio Spartak San Gennaro

“La gamba di Diego… e altri racconti”, il libro di Gianfranco Gallo per il calcio giovanile a Montesanto

Fa bene al cuore leggere “La gamba di Diego… e altri racconti (pagg. 44, euro 5; Graf edizioni, copertina Danilo Pergamo)” che l’attore e scrittore partenopeo Gianfranco Gallo ha scritto per sostenere il progetto “Sostieni il calcio popolare” a Montesanto, coordinato dal centro giovanile “Lo Sgarrupato” e dalla scuola calcio Spartak San Gennaro, che permette a centinaia di ragazzi di ritrovare – come ci dice l’editore Luciano Chirico – “la gioia dei bambini, il  fuoco generato dalla  scintilla scoccata dal calcio giovanile e popolare”.

L’idea infatti nasce da una coincidenza kunderiana che ha unito Chirico, la canzone “La mano de Dios” dei Foja, Chicco Luigi Volpe de “Lo sgarrupato” e l’autore Gianfranco Gallo. Ma il libro che consta di quattro racconti è scritto con la passione e la fantasia di Gallo che richiama quella di Osvaldo Soriano.

Nel primo racconto – “Il Maradona del Cardellino” – Gallo narra della sua giusta apostasia al contrario: quella che gli permise di ritornare al tifo azzurro dopo un limbo come tifoso rossonero che minò i suoi rapporti con il padre, il grande Nunzio, vivido tifoso partenopeo. Il secondo racconto – che dà il titolo alla raccolta – è la storia di un’impostura legalitaria che pone in essere la famiglia Ciaramella che per evitare che il proprio bambino Gennaro Diego nato con la gamba sinistra più corta – e che per questo sogna di reincarnarsi nella gamba mancina del Divino Diego – venga deriso dalla mentalità camorristica del quartiere. Il terzo racconto – “Sono apparso a Maradona” – è il resoconto in forma narrativa che Gallo fa della sua esperienza attoriale nella declamazione del testo in ricordo di Diego letto in occasione dell’inaugurazione della statua di Maradona, fatta prima del recente Napoli-Lazio. Conclude il libriccino il quarto racconto – “Samir che cuciva palloni” – che racconta la piaga – ancora in atto? – dei bambini pakistani costretti a cucire i palloni delle maggiori multinazionali della pelota per poche rupie al giorno, attraverso la storia epifanica di Samir e di Basant.

“Ho fondato l’associazione “Lo sgarrupato” cinque anni fa – ci dice il suo responsabile Chicco al secolo Luigi Volpe – e da quattro anni abbiamo fondato lo Spartak San Gennaro a Montesanto per dare la possibilità ai bambini di quel quartiere – ma anche a quelli dei Quartieri spagnoli, del Pallonetto e di Mater Dei – di potere giocare a calcio in un ambiente sociale e protetto. Siamo quelli che hanno fatto la battaglia per non fare chiudere il reparto oculistico del “Pellegrini” e insieme ad Emergency stiamo combattendo la battaglia per l’emergenza Covid in zona. Ci poniamo come collettori tra la società civile e le istituzioni”.

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