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Insigne vada via subito, il Napoli non può avere un capitano con un piede in Canada

Ci eviteremmo tutti i rischi connessi alla permanenza fino a giugno. E nessuno parli di tradimento, “fu soltanto questione di affari”

Insigne vada via subito, il Napoli non può avere un capitano con un piede in Canada
Napoli 22/08/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Venezia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

Tanto tuonò che piovve. La vicenda Insigne sembra essere arrivata alla scena finale. È questione di ore, secondo tutte le fonti, perché apponga la firma al contratto supermilionario offerto dal Toronto.

A noi sembra una soluzione naturale. Una separazione consensuale. Quasi tutti i legami hanno una fine. E mai come questa volta è inutile cercare vittime e carnefici.

Il Napoli ha tenuto un atteggiamento coerente non rilanciando mai rispetto alla prima offerta fatta al giocatore. Il giocatore ha legittimamente optato per una soluzione economicamente per lui molto più vantaggiosa. Che cosa dire? Ognuno, società e calciatore, ha giocato la sua parte in commedia in modo estremamente razionale. De Laurentiis fin dall’estate aveva detto con estrema chiarezza di voler attuare una politica di ridimensionamento degli ingaggi. L’offerta fatta ad Insigne deve essere stata più che ragionevole se è vero, come è vero, che nessuna squadra in Europa gli ha offerto di più . Nessuno in Europa ha minimamente ipotizzato di svenarsi per acquisire i suoi servigi. Pertanto, secondo l’implacabile legge del mercato, il giocatore nell’Olimpo del calcio vale l’offerta di De Laurentiis e non un euro di più. Diversi sono parametri e disponibilità finanziarie del circo nordamericano.

Altre logiche. Altro calcio. Altri registi. Altri sceneggiatori. Altri impresari.

A questo punto fossi nei panni del Presidente proverei a trattare con il Toronto la cessione immediata di Insigne. Senza attendere la fine del campionato. Per saltare a piè pari tutti i rischi connessi alla permanenza da oggi a giugno di Insigne nel Napoli. Fa un gran goal…dagli al Pappone che non caccia i soldi per tenerlo qui. Sbaglia il sessantesimo tiro a giro…dagli al brocco traditore. E così via. Già leggo commenti perfidi di fronte all’ipotesi che non giochi a Torino contro la Juve a causa di una condizione non ottimale conseguente al covid ed al vecchio infortunio al polpaccio. Insomma temo che questi mesi a venire possano essere un tormentone. Ed in fondo è anche nelle cose che lo siano. Se invece Insigne va via subito ci guadagna lui, la società e la squadra. Un capitano con un piede in Canada è manifestamente inadeguato al ruolo.

Poi tutti i discorsi sono leciti. Per il Napoli la partenza di Insigne è un danno o un’occasione per far ripartire una rifondazione profonda? Rinviamo questo discorso. Soltanto una preghiera. Niente mozione dei sentimenti. Non si parli di tradimento. Né si parli di società matrigna. Come nel film Il Padrino, “fu soltanto questione di affari”.

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