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Il Telegraph fa la radiografia dei tic di Nadal che fanno infuriare i suoi avversari (ultimo Shapovalov)

Nel dettaglio i suoi rituali da quando entra in campo e a ogni punto. «Una serie estenuante di tic e gesti scaramantici, giocare contro di lui dev’essere esasperante»

Il Telegraph fa la radiografia dei tic di Nadal che fanno infuriare i suoi avversari (ultimo Shapovalov)
Melbourne (Australia) 18/01/2018 - Australian Open / foto Antoine Couvercelle/Insidefoto/Panoramic/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY

Dopo le polemiche di Shapovalov («Nadal è favorito dagli arbitri che non fanno rispettare i limiti di tempo»), il Telegraph si lancia in una meravigliosa radiografia dei rituali tennistici di Nadal.

Il quotidiano scrive che

“provare a ricordare tutti i rituali di Nadal durante una partita di tennis è difficile quasi come batterlo. Se vederlo completare la sua sconcertante serie di tic e gesti scaramantici può essere estenuante, giocare contro di lui deve essere esasperante, come Denis Shapovalov ha chiarito oggi”.

La descrizione è strepitosa:

Non appena Nadal entra in campo, inizia l’opera. Racchetta da tennis in mano, di fronte alla sedia, allestisce l’ufficio. Allineare le bottigliette d’acqua e energetiche, assicurandosi che le etichette siano rivolte verso una certa direzione. Regolare entrambi i calzettoni alla stessa altezza. Salta durante il lancio della moneta. Sprint alla linea di fondo in vista del riscaldamento. Quando inizia la partita, cammina verso la linea di servizio, evitando di calpestare qualsiasi linea sul campo. Scavalca le linee con il piede destro.

Poi arriva il momento del servizio.

Si sistema le mutande nei pantaloncini. Tocca la spalla sinistra, poi la spalla destra. I capelli dietro l’orecchio sinistro. Asciuga il sudore dal naso. Quindi ripetere con l’altro orecchio, prima di tornare di nuovo al naso – il tutto mentre fa rimbalzare la pallina un determinato numero di volte. Se il primo servizio è fuori, ripete tutto di nuovo, tranne le spalle. A ogni punto si asciugare il sudore dalle braccia con un asciugamano. Durante il cambio di campo, lascia sempre che l’avversario attraversi prima la rete al suo posto – per quanto ossessivo, nessuno potrebbe accusare Nadal di cattive maniere.

Il Telegraph ricorda che gli avversari sono da sempre irritati dal suo non rispettare il limite di 25 secondi per riprendere il gioco dopo un punto. E sottolinea che raramente è stato punito dagli arbitri per questo. In realtà il Telegraph dimentica che Nadal giocò l’intera finale degli Us Open 2019 contro Medvedev con la spada di Damocle dei penalty point perché fu ammonito proprio all’inizio della partita.

Contro Shapovalov, aggiunge il quotidiano, ha stranamente camminato all’indietro verso la sedia, in un’altra apparente trovata superstiziosa.

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