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Il Paìs e l’elogio di Modric il fuoriclasse che non invecchia mai

Il Real Madrid ancelottiano 2.0, sei anni dopo, è ancora legato a doppio filo alle magie di Luka. Che dopo Ronaldo è il «vecchietto» con più minuti all’attivo nel post lockdown

Il Paìs e l’elogio di Modric il fuoriclasse che non invecchia mai
Db Milano 15/09/2021 - Champions League / Inter-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luka Modric

Estate 2020. Si torna in campo dopo la sospensione dei campionati per l’emergenza Covid. Luka Modric, allora 34enne, giocò quei mesi con un’energia che non poté che colpire l’opinione pubblica, attirare l’attenzione. «Durante il lockdown ho lavorato sodo, due mesi senza fermarmi», disse. Titolare in otto delle dieci partite che hanno portato poi il Real Madrid a laurearsi Campione di Spagna.

Così inizia l’articolo con cui El Pais si sofferma sulla seconda giovinezza di Luka Modric.

Da allora – scrive il giornale spagnolo – è passato un anno e mezzo. Il croato ha compiuto 36 anni a settembre eppure non accenna a calare. Il Real dipende ancora tantissimo dalle sue prestazioni e Modric continua a ripetere ogni tre giorni le solite nobili fatiche con l’entusiasmo di un ragazzino, praticamente sempre nell’undici titolare. Senza poter contare un fisico imponente, almeno all’apparenza. Lo ha dimostrato ancora la Supercoppa di Spagna. Luka ha segnato il primo gol della partita ed è stato scelto come miglior calciatore del torneo. Il segreto? “È molto semplice: è sempre l’ultimo a lasciare Valdebebas“, sottolineano fonti del club.

«Mi diverto come non mai. L’ho sempre fatto, ma ora ancora di più perché non so quanto durerò a questo livello. Faccio di tutto per continuare così ancora per qualche anno», ha detto.

Ha parlato di anni, Modric, al plurale. Oltre l’orizzonte dei prossimi Mondiali, che si giocano tra dieci mesi. Tra quelli dell’età di Modric c’è solo un calciatore, nei cinque campionati europei, ad aver messo più minuti nelle gambe dopo il lockdown: si tratta di Cristiano Ronaldo, che però veste l’armatura da palestra più famosa del calcio mondiale. L’umile Modric, più leggero, ha messo insieme 7.590 minuti tra Real e Croazia.

Per un certo periodo si è pensato che Luka dovesse essere dosato per allungare la sua carriera, una teoria che il ragazzo non ha mai condiviso. Ha assicurato che doveva giocare con continuità e non ruotare per mantenersi in forma. E così nessuno lo tira più fuori dagli undici senza un apparente motivo fisico o senza un piano di rotazioni più complesso, come nel primo turno di Coppa.

Al ritorno di Carletto, sei anni dopo, l’importanza di Modric è rimasta intatta. O forse è addirittura cresciuta. Nel 2022 il calcio del Real Madrid ancelottiano 2.0 è ancora agganciato in maniera importante alle scarpette di questo croato che, per il momento, proprio non ha fine.

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