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Florenzi: «Alla Roma mi dissero che non servivano più eroi per i tifosi»

A Dazn: «Capii che dopo De Rossi e Totti era il mio turno per l’addio. Ho cercato di creare meno problemi possibili e sono andato avanti»

Florenzi: «Alla Roma mi dissero che non servivano più eroi per i tifosi»
Mg Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alessandro Florenzi

Il terzino del Milan, Alessandro Florenzi, si racconta in un’intervista a Dazn parlando della sua esperienza in rossonero.

“Al Milan ho trovato una bella famiglia, siamo molto affiatati. Il campionato sta andando bene, il nostro obiettivo è lottare per qualcosa di importante. “Ho l’esperienza giusta per dare di consigli ma cerco sempre di imparare da chi ha più esperienza e ha vinto tanto. Do molti consigli ai ragazzi, soprattutto sui comportamenti che mi hanno aiutato sulla mia carriera”.

Sul battibecco con Hakan Calhanoglu dopo la rete del turco nel derby:

“Non ho niente contro di lui, ma per me gli atteggiamenti sono importanti. Mi dà fastidio quando si manca di rispetto. Se avesse esultato non avrei avuto problemi, ma lo ha fatto un po’ sopra le righe. In quel momento ho avuto quella reazione lì”.

Florenzi ha parlato anche dell’addio alla Roma:

“Roma sicuramente mi manca perché è parte di me. È stata, è e lo sarà la squadra che ho tifato fin da bambino e per cui ho dato tutto. Il momento in cui ho capito che le nostre strade si stavano separando è quando mi hanno detto che non servivano più gli eroi per i tifosi della Roma. Davanti a me c’è stata la successione degli addii di De Rossi e Totti e ho capito che era il mio turno. L’ho fatto cercando di dare meno problemi possibili e comportandomi da professionista esemplare. L’ho accettato e sono andato avanti. L’esperienza all’estero mi ha aiutato perché non ho mai affrontato la Roma, ora incontrarla in campionato è stat0 un po’ difficile. Non avrei mai esultato al gol”.

 

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