All’inizio della sua avventura sembrava che volesse cambiare la storia del club. Se è così, deve fare qualcosa di diverso, qualcosa di più e meglio

Il Corriere dello Sport analizza lo stato della Fiorentina e soprattutto pone una domanda: dove vuole arrivare la presidenza Commisso?
ai dirigenti e al proprietario della Fiorentina a cui rivolgiamo una domanda che sì, nasce dal caso-Vlahovic, ma va molto più in là: cosa vuol fare la Fiorentina da grande? Qual è il suo vero e definitivo traguardo? Accetta la dimensione di questi primi tre anni di Commisso, ovvero fra la salvezza e i bordi dell’Europa, oppure vuole diventare una vera squadra da Europa?
Davvero Commisso vuole portare la squadra oltre la sua dimensione storica? Se la risposta è no, ovvero si accontenta di queste posizioni, che tradotte nel linguaggio attuale significano la periferia della zona-Europa, allora il trasferimento di Vlahovic alla Juventus, pur a metà stagione e con un indennizzo di 75 milioni, va bene, è logico e inevitabile. Ma se, come sembrava (per quanto dichiarava) almeno all’inizio della sua avventura italiana, Commisso vuole cambiare la storia, allora deve fare qualcosa di diverso, qualcosa di più e qualcosa di meglio.