Franco Carraro: «col comunismo non puoi essere libero ma senza il comunismo è peggio»
A Libero: «prima il sistema capitalistico era più attento a dimostrare che si stava meglio con il capitalismo. Oggi, senza comunismo, c’è una maggiore forbice tra ricchi e poveri».

Db Milano 02/07/2015 - Riunione di Giunta del Coni / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Franco Carraro
Franco Carraro intervistato da Libero. Parla del suo Milan, ne divenne presidente a soli 27 anni, di quando è stato sindaco di Roma, di politica.
«Nereo Rocco era u na persona straordinaria con una origine culturale austroungarica ma contemporaneamente di un umorismo davvero unico. Rocco era di due anni più giovane di mio papà e quindi potevo essere tranquillamente suo figlio ma, detto questo, appena mi vedeva e nonostante la mia giovane età, portava una educazione e un rispetto davvero esemplari. Era un uomo semplice Nereo Rocco e, mi creda, molto di ciò che ho imparato lo devo a lui».
Rivera
«Rivera non si discute, un talento incredibile sia in campo che fuori. Un uomo dotato di due piedi straordinari che voleva emergere complessivamen- te nella vita.
L’incontro con Gorbaciov e il comunismo
«Ricordo l’incontro a Mosca con Gorbaciov e la sua utopia di un comunismo che si concilia con la libertà. Impossibile: con il comunismo non puoi essere libero. Ma oggi che è scomparso, è peggio».
Cosa vuol dire?
«La scomparsa del comunismo non è un fatto solo positivo, perché un tempo il sistema capitalistico era più attento a
dimostrare che si stava meglio con il capitalismo. Oggi, senza comunismo, c’è una maggiore forbice tra ricchi e poveri».
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