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Insinna: «Abatantuono mi manda le sue risposte al quiz in tv e se sono sbagliate dice che l’errore è nostro»

Al CorSera: «Proietti aveva ragione: non operiamo a cuore aperto, non facciamo cose imprescindibili per il destino del mondo. Siamo solo attori»

Insinna: «Abatantuono mi manda le sue risposte al quiz in tv e se sono sbagliate dice che l’errore è nostro»
Db Milano 09/07/2019 - presentazione palinsesti Rai / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Flavio Insinna

Il Corriere della Sera intervista Flavio Insinna, per cinque stagioni tra i protagonisti della serie Rai «Don Matteo». Oggi, sulla Rai, conduce «L’eredità». Racconta che il programma è seguito da diverse persone famose, della politica e dello spettacolo, come Veltroni ma non solo. Il momento della ghigliottina ha un largo seguito.

«Gigi D’Alessio è un cecchino. Non ne sbaglia una. Luca Barbarossa è un altro: manda le risposte su WhatsApp ma io controllo sempre che siano regolari, cioè che non le abbiano mandate una volta risolto il quiz. Il più matto di tutti però è Diego Abatantuono. Lui manda la sua risposta ma se questa è sbagliata mi fa arrivare dei messaggi vocali di un’ora in cui mi spiega perché, secondo lui, abbiamo sbagliato noi. Ma capisce?!».

Dice di non volere figli:

«Sarei un padre troppo poco presente. Solo per questo. Io ho avuto la fortuna di avere dei genitori sempre accanto a me, nonostante all’inizio non accettassero la mia carriera di attore. Però mamma fece da paciera: andava da papà e metteva una buona parola, poi veniva da me e faceva lo stesso. Temo che non sarei all’altezza».

C’è un errore che non rifarebbe? Gli chiedono.

«Sì, ed è un errore preciso. Non sprecherei le giornate mie e dei miei collaboratori di Affari tuoi dicendo cose magari giuste ma nel modo sbagliato (ci furono dei fuorionda diffusi da Striscia, nei quali il conduttore si lasciava andare a scatti d’ira durante una riunione ristretta di lavoro, ndr). Quando ho ceduto al nervosismo sono stato visto come una persona cattiva, ma io non sono così. Eppure ancora oggi non riesco a perdonarmi. Oggi certamente preferirei fare una trasmissione meno perfetta e curata ma senza avvelenare le giornate mie e di quelli che lavorano con me».

E conclude dicendo che ora, per amore, riesce anche a togliere qualcosa al lavoro:

«Chiedo scusa a chi non è stato amato abbastanza da me, ma oggi so che Gigi Proietti aveva ragione: non operiamo a cuore aperto, facciamo solo televisione. Non stiamo facendo cose imprescindibili per il destino del mondo. Siamo attori, tutto qui».

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