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De Siervo: «durante la pandemia il calcio italiano ha pagato il grande egoismo dei calciatori»

L’ad della Lega Serie A: «si sono girati dall’altra parte mentre i club soffrivano. Le perdite di 1,2 miliardi sono finite nelle loro tasche. Una categoria di privilegiati»

De Siervo: «durante la pandemia il calcio italiano ha pagato il grande egoismo dei calciatori»
Db Barcellona (Spagna) 08/08/2021 - amichevole / Barcellona-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo

L’amministratore della Lega Serie A Luigi De Siervo non ha criticato solo la politica, ha attaccato i giocatori per il loro comportamento egoistico durante la pandemia.

In Italia per la pandemia 1,2 miliardi di perdita del calcio sono andati nelle mani di calciatori che con grande egoismo si sono girati dall’altra parte mentre i club soffrivano. Sono simboli e modelli per migliaia di persone, in questo momento di crisi i calciatori non hanno fatto la loro parte.

Non avevamo gli strumenti per imporre un taglio degli stipendi e le squadre sono state esposte alle prepotenze di agenti e calciatori. Stiamo rinnovando il contratto collettivo con l’associazione calciatori e incontriamo delle resistenze. Parliamo di una categoria di privilegiati che dovrebbe essere vincolata ai risultati economici della squadra con la quale sono sotto contratto.

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