ilNapolista

Mauro: «i calciatori non ne possono più della dittatura Var, ma l’assocalciatori non interviene»

Intervista al Corsport: «Va bene per le situazioni chiare: gol/non gol, fuorigioco. Stanno distruggendo l’arbitro, la partita la decide chi sta dietro una scrivania»

Mauro: «i calciatori non ne possono più della dittatura Var, ma l’assocalciatori non interviene»
Torino 05/12/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Torino / foto Image Sport nella foto: Daniele Orsato Var

Massimo Mauro rilascia un’intervista al Corriere dello Sport. Tema: il Var, o meglio il dilagare del Var e la figura sempre più residuale dell’arbitro.

«In privato – dice – non c’è un calciatore che parli bene del Var. Non ne possono più della dittatura della moviola. Quando fu introdotto il Var, chi ha buona memoria ricorderà interventi di calciatori importanti che espressero questi concetti. Poi, evidentemente furono richiamati dai club e invitati a non mettere in discussione la novità».

Ricordiamo Buffon.

«Non voglio fare nomi. Voglio però dire che è assurdo il silenzio dell’associazione calciatori che sta accettando passivamente questo stravolgimento. Dovrebbero intervenire in tutela del gioco del calcio, rappresentare le istanze che sono di tutti i giocatori».

Mauro non è contrario al Var.

«Il tema non è essere pro o contro la tecnologia. Sarebbe assurdo. Il tema è il ruolo dell’arbitro nel gioco del calcio. Con il Var lo hanno distrutto. Gli hanno tolto la serenità di scendere in campo. Lo hanno espropriato della propria funzione in nome di una oggettività che non esiste. (…) Se devo scegliere tra la soggettività di chi è in campo e quella di chi è dietro una scrivania, preferisco mille volte quella dell’arbitro. L’errore dell’arbitro lo comprendo, l’errore del Var mi fa incazzare molto di più. Che cos’è cambiato? Che hanno spostato le polemiche dal terreno di gioco alla scrivania».

È giusto utilizzare la tecnologia in quelle situazioni in cui si può tirare una riga e stabilire con certezza se è dentro o fuori: gol/ non gol, oppure i fuorigioco. Mi sono piegato persino al ridicolo di un fuorigioco per meno di un centimetro. Ma la partita deve gestirla l’arbitro.

i guardalinee sono diventati inutili. Non segnalano più i fuorigioco, perché tanto ci pensano dall’alto. L’arbitro finirà col diventare una figura che accompagnerà le situazioni risolte direttamente dalla moviola, una sorta di esecutore. Ci si fiderà sempre meno di lui e il ricorso al video sarà sempre più frequente. Arbitrerà la macchina, questa è la direzione.

ilnapolista © riproduzione riservata