Infantino ora pensa a spacchettare il Mondiale: ogni due anni ma con squadre diverse

Il 20 dicembre ci sarà il vertice mondiale che potrebbe segnare la pace tra Uefa e Fifa, o l'inizio dello scisma del calcio mondiale

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Mg Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianni Infantino-Aleksander Ceferin

Il 20 dicembre. Il giorno in cui 211 Federazioni da tutto il mondo si riuniranno per promuovere o bocciare il Mondiale biennale, la proposta di Infantino che ha fatto scoppiare la guerra tra Fifa e Uefa per il controllo del calcio mondiale. E che potrebbe definitivamente naufragare proprio quel giorno. Tanto che il boss della Fifa non ha intenzione di mettere l’idea in votazione.

L’Uefa gli ha fatto terra bruciata intorno, con la strategica alleanza che ha stretto con la Conmebol sudamericana. E ora Infantino annusa la sconfitta. Tanto che tutta la stampa internazionale scrive del grande meeting di dicembre con toni dimessi. Infantino traballa, arrivando addirittura ad ipotizzare sì un Mondiale ogni due anni, ma con squadre diverse. Insomma una specie di spacchettamento del Mondiale quadriennale.

«Servono più partecipanti e forse c’è un modo con due Mondiali ma non con le stesse squadre. È una cosa che studieranno i tecnici, ma è sicuramente un’idea che dobbiamo esaminare».

“Le discussioni intorno ai nostri Mondiali hanno provocato alcune forti reazioni”, ha detto Infantino. “Ho sentito alcuni commenti critici e ho sentito anche molti commenti entusiasti. La discussione è molto diversa nelle diverse parti del mondo. Il mio obiettivo è cercare di unire tutti”.

Per il Guardian e El Pais Infantino è diventato remissivo: “Quello che ho detto dall’inizio è che cambieremo le cose solo se siamo completamente convinti che sarà vantaggioso per tutti. Per tutti. Se è vantaggioso per tutti, non vedo perché la gente non sarebbe d’accordo”.

La prima intenzione del presidente della Fifa  – scrive El Pais –  era quella di tenere un congresso straordinario in cui si votasse la proposta del Mondiale ogni due anni. Con più di 160 federazioni favorevoli, l’approvazione senza l’appoggio della Uefa e di parte della Confederazione sudamericana avrebbe innescato una guerra totale in cui l’attuale sistema di governance del calcio mondiale rischiava di saltare in aria. Di fronte a questo bivio, Infantino ha rinunciato all’idea e l’ha trasformato in un vertice per trovare un accordo su un nuovo calendario.

Il conflitto è economico, ancor più che politico. Infantino – scrive ancora El Pais – vuole che raddoppiare il reddito da Mondiale. L’Uefa con le sue competizioni per club, e con l’Europeo negli ultimi quattro anni ha incassato circa 11 miliardi di euro. La Fifa solo 6, la maggior parte dei quali proprio dalla Coppa del Mondo del 2018 in Russia.

Il Mondiale ogni due anni serve a Infantino per trattare una sorta di resa condizionata. La Fifa potrebbe rinunciare al suo controverso progetto in cambio della rinuncia di Ceferin a silurare il Mondiale per club annuale o biennale con 12 delle migliori squadre europee, e una Nations League globale. Senza accordo all’orizzonte c’è lo scisma.

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