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Il progetto-calcio della Cina è fallito: le star sono scappate e il campionato è fermo

Il New York Times analizza la crisi: società sul lastrico, lo Stato ha abbandonato il movimento, e il campionato è fermo almeno fino a dicembre

Il progetto-calcio della Cina è fallito: le star sono scappate e il campionato è fermo
Db Milano 18/10/2015 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Cannavaro

Il grande progetto calcio in Cina è quasi fallito. O, come scrive il New York Times, che dedica all’argomento un approfondimento, “sta attraversando una crisi esistenziale”.

Le grandi aziende che una volta spendevano decine di milioni per ingaggiare i migliori giocatori disponibili ora sono in bolletta. Il presidente della Cina ha tralasciato gli investimenti nello sport, e la massima divisione, la Super League, non gioca una partita ormai da mesi.

La prima pietra di una rovinosa frana ha anche a che fare con l’Italia: il fallimento improvviso del Jiangsu Suning F.C. (collegato per proprietà all’Inter), ha dato il via alla crisi ufficiale del movimento che era stato uno dei capisaldi dello sforzo del presidente Xi Jinping per trasformare la Cina da paese calcisticamente arretrato a nuova frontiera del pallone.

Ora le star vanno via – non ultimo Fabio Cannavaro, uno degli allenatori più pagati al mondo, scrive il New York Times – le società hanno difficoltà a saldare gli stipendi, e la stagione è stata ripetutamente interrotta per dare priorità al programma di qualificazioni ai Mondiali della nazionale cinese: non riprenderà fino a dicembre.

“Le prospettive per il campionato cinese non sono chiare – scrive il Nyt – Il mercato dei migliori giocatori stranieri è svanito. E i destini dei club e di altri che lavorano nell’economia calcistica cinese rimangono al soldo dei capricciosi funzionari di calcio locali, noti per cambiare frequentemente e bruscamente le regole. La salute finanziaria dei principali investitori della lega, in genere imprese immobiliari, è pessima.

La bolla insomma è scoppiata, quella immobiliare e quella calcistica. Gli stipendi d’oro di Hulk e Oscar sono un lontano ricordo. A un certo punto Darío Conca, un attaccante argentino poco conosciuto, era diventato il terzo giocatore più pagato al mondo…

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