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Commisso: «Nel calcio nessuno rispetta i contratti. Vogliono sempre rinegoziare per avere più soldi»

Il presidente della Fiorentina: «Non è possibile che se un giocatore fa bene, il giorno dopo vuole andarsene. In Premier c’è la regola dei 5 anni più 1. In Italia lo vieta una legge del 1981»

Commisso: «Nel calcio nessuno rispetta i contratti. Vogliono sempre rinegoziare per avere più soldi»
Genova 18/09/2021 - campionato di calcio serie A / Genoa-Fiorentina / foto Image Sport nella foto: Rocco Commisso

Rocco Commisso è tornato sul tema procuratori e contratti nel mondo del calcio. Lo ha fatto al convegno “Bussines of sport US Summit” promosso e organizzato dal Financial Times.

«I costi dei trasferimenti e le commissioni ai procuratori ti fanno rischiare di perdere un calciatore a zero. Come è successo al Milan con Donnarumma. E potrebbe succedere anche alla Fiorentina con Vlahovic. Non è più sostenibile».

A proposito di Vlahovic il presidente della Fiorentina dice:

Gli abbiamo dato la possibilità di mettersi in mostra in campo, di giocare titolare. Ha segnato 20 gol e ora non riusciamo a rinnovargli il contratto. Devono esserci delle regole chiare. Non possono esserci contratti di cinque anni che alla fine non sono realmente di cinque anni perché al terzo anno chiedono la rinegoziazione. Non possono esserci calciatori che rinegoziano perché vogliono più soldi.

Sono nel calcio da tre anni e non ho mai visto un giocatore venire da me e chiedermi meno soldi perché non ha disputato una stagione all’altezza. Non mi è mai successo. Chiedono sempre più soldi. E gli intermediari vogliono guadagnarci sempre,  dall’acquisto e dalla cessione. Le commissioni sono altissime, parliamo di moltissimi soldi.

In Premier League le cose funzionano un po’ meglio. Lì c’è una regola dei 5 anni + 1. Significa che puoi estendere il contratto di un anno oltre ai cinque già previsti. In Italia non si può fare. Perché? Perché lo dice una legge del 1981. Come può essere ancora valida nel 2021? Sono passati 40 anni. Ci sono degli aspetti che devono essere regolamentati e ci devono essere leggi valide per tutti i paesi in cui si gioca a calcio. Ceferin mi ha promesso che la questione dei procuratori sarà trattata il prima possibile. Ho parlato anche con Gravina e lui mi ha detto che questa questione deve essere risolta. Non è possibile che se un giocatore fa bene, il giorno dopo vuole andarsene.

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