ilNapolista

Tortu: “Mi sono sempre visto davanti all’inglese, solo in tv ho capito che ero dietro”

Sul Corsera il racconto della staffetta a un meeting delle Fiamme Gialle: “La staffetta è strana: passi da spettatore ad attore in pochi secondi”

Tortu: “Mi sono sempre visto davanti all’inglese, solo in tv ho capito che ero dietro”
Tokyo (Giappone) 06/08/2021 - Atletico Leggera Staffetta 4x100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Filippo Tortu-Nathaneel Mitchell-Blake

Bellissima idea e operazione del Corriere della Sera che va a Castelfusano al meeting «We Run Together» con cui le Fiamme Gialle hanno festeggiato cento anni di storia. A tantissimi ragazzini Tortu ha raccontato la staffetta della medaglia d’oro.

«Sono qui, in ottava corsia. Lo starter sta per sparare e io in piedi, immobile, ho gli occhi puntati sulla linea di partenza. La staffetta è strana: passi da spettatore ad attore in pochi secondi.

«Ecco, Faustino (Desalu, ndr) ha preso il testimone e io so di avere sette secondi e qualche decimo per mettermi in posizione. Il passaggio del bastone io e lui l’abbiamo provato centinaia di volte. (…) Faustino corre come un dannato: lo vedo a un metro dal nastro, mi piego e parto.

Distendo la mano e aspetto il suo urlo. Nei cambi chi arriva grida “hop”: se l”hop” è lungo—se è un “hooooop” insomma — oppure se è troppo breve e secco sono guai. L’”hop” di Faustino è perfetto come non l’ho mai sentito in vita mia. Scatto e mi vedo subito in vantaggio sull’inglese: dopo la gara, in tv, ho capito che ero in ritardo e l’ho rimontato ma mentre corro sono convinto di essere davanti a lui e a tutti».

ilnapolista © riproduzione riservata