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Malgioglio: «A 20 anni la gente si spaventava per le mie scarpe col tacco. Ma non sono mai stato bullizzato»

A Repubblica: «Mio padre si chiedeva perché appendessi le foto di Montgomery Clift e Marlon Brando. E mia madre: “Crescendo vedrai che metterà le foto di Marilyn Monroe”»

Malgioglio: «A 20 anni la gente si spaventava per le mie scarpe col tacco. Ma non sono mai stato bullizzato»

Repubblica intervista Cristiano Malgioglio. Da domani sarà al fianco di Giorgio Panariello, Loretta Goggi e Carlo Conti in “Tale e quale”, su Rai 1. Dice che i reality sono stati la sua fortuna, ma respinge l’etichetta di trash.

«Io non sono trash, sono camp perché sono consapevole».

Racconta la sua famiglia e la sua infanzia.

«Ho avuto genitori meravigliosi, mia madre non voleva che facessi questo lavoro perché sarei andato all’inferno. Mi diceva: “Non diventerai mai Gianni Morandi” e io replicavo: “Non voglio diventare Morandi, voglio diventare Cristiano Malgioglio”. Soffrivo di acne, stavo chiuso a casa, ascoltavo Gino Paoli. Gli incontri mi hanno cambiato la vita, quello con Dori Ghezzi è stato il regalo più bello della mia vita. Lei e Fabrizio De André meravigliosi».

Parla dei suoi sogni.

«Di lavorare con Pedro Almodóvar e Ferzan Ozpetek, un bel ruolo drammatico. Poi non sogno più niente, però mi piace Channing Tatum. Una volta appendevo le foto di Montgomery Clift e Marlon Brando, e mio padre chiedeva: perché? Mia madre lo rassicurava: “Crescendo vedrai che metterà le foto di Marilyn Monroe”. Ero avanti, a 20 anni la gente si spaventava per le mie scarpe col tacco. Maria Schneider è la donna che avrei voluto sposare. Sono gay ma quando la vedevo mi emozionava».

L’Italia è omofoba? Gli chiedono.

«Spero che mettano a posto la legge Zan, vedere ragazzi buttati fuori di casa è tristissimo. Ognuno deve essere libero. Mi ritengo fortunato, mai stato bullizzato. Ma la politica deve fare qualcosa».

 

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