Il CorSport torna sul reintegro di Massa e Giacomelli: verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere
I giudici hanno preso per buoni errori marchiani e pratiche irrituali e che hanno attribuito alla vecchiaia dell'auto di Giacomelli i km in più

Mv Bologna 15/12/2019 - campionato di calcio serie A / Bologna-Atalanta / foto Massimiliano Vitez/Image Sport nella foto: Davide Massa
Sul Corriere della Sera Edmondo Pinna torna sull’inchiesta relativa ai rimborsi gonfiati degli arbitri, e in particolare sulla sentenza di reintegro di Massa e Giacomelli. Qualche settimana fa la dichiarò “una sentenza ad hoc” dell’Aia per salvare il raduno di Coverciano. Oggi sottolinea altri elementi che fanno sorgere dei dubbi. La legge dovrebbe essere uguale per tutti, scrive.
“Cosa che invece non sembra permeare le ultime sentenze (con irrituale patteggiamento, allora esiste?) sul caso rimborsi, con Massa e Giacomelli condannati a 1 mese e mezzo (le precedenti hanno visto pene di 13-16 mesi). Felici per i due arbitri, tornati già a disposizione di Rocchi. Però: nel primo filone, i documenti (vedi caso Robilotta, eclatante), le giustificazioni e le argomentazioni (tranne l’uso improprio della mamma) non sono state ritenute sufficienti. In questo caso, invece, i giudici hanno preso per buono un errore marchiano di battitura di chilometri, hanno ritenuto buona l’irrituale (per la travel policy) divisione di una ricevuta del ristorante che superava i limiti. Soprattutto – e verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere – la colpa dei chilometri in più di Giacomelli è da attribuire alla vecchiaia della sua Lexus, che sgarrerebbe del 7% sul totale. Mah”.