È morto il papà di Agassi il “mostro” nella celebre autobiografia di Andre
Il protagonista di “Open”. Creò il campione perfetto al costo dell'infelicità del figlio. Quando Agassi vinse Wimbledon gli disse: “come hai fatto a perdere il quarto set?”

Parigi (Francia) 03/06/2017 - Roland Garros / foto Antoine Couvercelle Insidefoto/Image Sport nella foto: Andre' Agassi ONLY ITALY
A Novant’anni è morto Emanoul Aghasi il papà del tennista statunitense Agassi. Reso celebre dall’autobiografia del campione di tennis che in “Open” mise nero su bianco l’odio per i metodi da tiranno del papà che lo educò con l’intento di fabbricare un numero uno del tennis.
Scrive la Gazzetta:
«Da ragazzino ho odiato il tennis, vivevo nella paura di mio padre, che mi voleva campione a tutti i costi. Mi diceva: “Se colpisci 2.500 palle al giorno, ne colpirai 17.500 alla settimana e quasi un milione in un anno. Un bambino che colpisce un milione di palle all’anno sarà imbattibile”». E così è stato. (…) : grazie a quel mostro (…) Agassi jr è diventato il più grande ricevitore di sempre. Non muoveva gli occhi Andre, non aveva espressione quando disegnava angoli perfetti col rovescio. Tutto merito di quell’avversario meccanico. Un drago che per anni ha popolato gli incubi del campione di otto Slam. Alla fine Mike è riuscito a creare il “suo” campione perfetto, ma a quale prezzo? L’infelicità di un figlio, sfociata anche nella droga e nella depressione.
Ricorda il Corriere della Sera:
Il giorno del primo titolo Slam, Wimbledon ‘92 battendo Ivanisevic in cinque set, è quando il figlio ha visto il padre un po’ meno accigliato del solito. Le prime parole di Mike dopo il trionfo: «Come diavolo hai fatto a perdere quel quarto set?».