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A Manchester il sosia di Ronaldo: non è egoista, non cazzea i compagni, non sembra l’ospite d’onore

Sul Corriere dello Sport: “non tratta i compagni come bambini incapaci e non all’altezza di giocare con lui. Mostra il sorriso di chi sa di averla sfangata”

A Manchester il sosia di Ronaldo: non è egoista, non cazzea i compagni, non sembra l’ospite d’onore
2021 archivio Image Sport / Calcio / Manchester Unite / Cristiano Ronaldo / foto Imago/Image Sport

Sul Corriere dello Sport un’analisi della prestazione di Ronaldo al suo esordio col Manchester United: doppietta e 4-1 al Newcastle. La firma Massimiliano Gallo

Sembra il suo sosia. Gioca con la squadra. Passa la palla. Non inveisce contro i compagni. Non li tratta come bambini incapaci e non all’altezza di giocare con lui. Non sembra l’ospite d’onore. Addirittura, e si era ancora sullo 0-0, non impreca quando in ripartenza Bruno Fernandes non segue il suo taglio e preferisce appoggiare al centro a Sancho che perde tempo e quindi addio gol. Niente, quel signore con la 7 non fa un plissé.

È troppo felice di essere lì, di giocare su quel campo. Si gode l’attimo. A inizio partita sorride persino. Quel sorriso di chi sa di averla sfangata, di chi ha vissuto con terrore l’idea di un’altra stagione nei teatri di periferia. E ora si gode il palcoscenico. Respira a pieni polmoni. Sa di avere addosso i riflettori che contano e ci tiene a comportarsi come si deve.

 

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