ilNapolista

«Rosicano per Jacobs? C’è fastidio da parte di Usa e Inghilterra. Alle spalle c’è il lavoro»

Il dt della Nazionale La Torre a Radio Popolare: «Quest’anno ha avuto il miglior tempo mondiale sui 60 metri, quali miglioramenti repentini. Se non avesse avuto ginocchia fragili, avrebbe vinto l’oro nel salto in lungo»

«Rosicano per Jacobs? C’è fastidio da parte di Usa e Inghilterra. Alle spalle c’è il lavoro»
Tokyo (Giappone) 01/08/2021 - Atletica Leggera / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs

Le insinuazioni dei giornali inglesi e statunitensi per la medaglia d’oro di Jacobs nei 100 metri, hanno colpito. A Radio Popolare è intervenuto Antonio La Torre direttore tecnico delle squadre nazionali di atletica leggera.

«Credo ci sia un pochino di fastidio, non so se il termine giusto sia “rosicare”. Non esiste nessuna legge che dice che chi vince lo sprint debba essere obbligatoriamente americano o inglese»

«Nel 2003, ai mondiali di Parigi, vinse un certo Collins nato nelle isole Saint Kitts e Nevis. Se Jacobs avesse ginocchia meno fragili, probabilmente oggi avremmo celebrato Marcell Jacobs campione olimpico di salto in lungo. Ha un record personale vicino agli 8.50 metri e la gara è stata vinta con un salto di 8.41 metri. Jacobs ha lavorato benissimo in questo anno e mezzo, nonostante la pandemia. I segnali si sono visti da questo inverno. In atletica non si inventa nulla, altro che miglioramenti repentini. Quest’inverno a Torun, in Polonia, ha vinto il titolo europeo con 6″47 secondi sui 60 metri, la miglior prestazione mondiale dell’anno. A Savona ha corso i 100 metri in 9″95 secondi e poi tante altre gare sotto o vicino ai 10 secondi. La nostra strategia era dare il massimo alle Olimpiadi».

ilnapolista © riproduzione riservata