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Malagò: «Per la prima volta l’Italia ha vinto una medaglia al giorno, un record imbattibile»

In conferenza stampa: «Queste Olimpiadi sono una scommessa clamorosamente vinta dal Cio. Lo abbiamo fatto per il Coni. Abbiamo reso felice un paese»

Malagò: «Per la prima volta l’Italia ha vinto una medaglia al giorno, un record imbattibile»
Roma 12/10/2016 - Presentazione del piano 'Sport e Periferia / foto Insidefoto/Image nella foto: Giovanni Malago' ONLY ITALY

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato in conferenza stampa alla chiusura di Tokyo 2020.

“Quaranta medaglie, io ero convinto di arrivare a 39. Ero convinto che avremmo fatto meglio della nostra storia e poi le mie previsioni sono state ancora migliorate. Per la prima volta nella storia l’Italia ha vinto almeno una medaglia in ognuno dei giorni di gara, un record che nessuno potrà battere ma solo eguagliare. È un’Italia multietnica e un’Italia super integrata. Abbiamo portato atleti in rappresentanza di tutte le regioni italiane a atleti nati in tutti e cinque i continenti. Nel nostro Paese sono andate a medaglie 16 regioni, contro le 15 della passata edizione, con in testa Lombardia e Veneto che stanno entrando in clima olimpico, per i Giochi invernali del 2026 di Milano-Cortina. La città più medagliata invece è Roma”.

Malagò ha continuato:

“Oggi il presidente del Cio, Thomas Bach, che è stato un gigante, ci ha ricordato dove eravamo prima della partenza: queste Olimpiadi sono una scommessa clamorosamente vinta dal Cio insieme con il comitato organizzatore e il governo giapponese. Tutto questo lo abbiamo fatto per il Coni, per avvalorarlo, tutelarlo garantirgli un futuro che mi auguro debba essere il più possibile centrale nella vita del Paese. Abbiamo reso felice un Paese, la responsabilità era grande, ma indubbiamente questa squadra che gestisce il Comitato olimpico è molto competente, una cosa molto rara nel nostro mondo. Non è impossibile ripetere questo risultato però dobbiamo occuparci di sport e solo di sport. Non possiamo permetterci di perdere energie e giornate come abbiamo fatto negli ultimi anni perché non è giusto”.

In merito allo ius soli sportivo:

“oggi in Italia c’è una legge. Ma se tu aspetti i 18 anni per fare la pratica rischi di perdere la persona. Allora farò una proposta: anticipare l’iter burocratico che è infernale. Altrimenti o l’atleta smette, o si tessera con il paese di origine o arrivano altri paesi che studiano la pratica e lo tesserano loro”.

Sul calcio alle Olimpiadi:

“Gravina mi ha  detto a Parigi insieme. L’obbiettivo è assolutamente avere il calcio,  ma la qualificazione te la giochi con l’Europeo del prossimo anno,  giugno 2022, e sei in piena bagarre per le qualificazioni mondiali di  novembre-dicembre in Qatar. E’ una situazione che va gestita”.

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