I sindacati della scuola dicono no al Green Pass: «E’ una scelta unilaterale del Governo»

Il documento firmato dalle 6 principali sigle sindacali definisce la certificazione verde «un diktat che scarica sui lavoratori tutte le conseguenze di scelte non fatte»

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In previsione del rientro a scuola, il governo ha previsto l’obbligatorietà del Green Pass per docenti e personale scolastico. Le sanzioni, per chi non si adeguerà alla norma arrivano fino alla sospensione della retribuzione. Ma il mondo della scuola non ci sta. Il Corriere della Sera scrive di un documento firmato dalle 6 più importanti sigle sindacali — Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief — che condanna la «scelta unilaterale» del governo, un «diktat» che «scarica sui lavoratori tutte le conseguenze di scelte non fatte». I sindacati chiedono che il governo apra ad un dialogo e ad un confronto. «La scuola non si riapre per decreto», scrivono. E sottolineano che la categoria dei professori è già vaccinata al 90%.

I sindacati sollevano dubbi anche sull’effettiva applicazione del Green Pass al personale precario, «le cui prestazioni si richiedono nel giro di poche ore e più in generale come si intendono condurre gli accertamenti e le procedure sanzionatorie introdotte dal Governo».

Aggiungono:

«Restano irrisolti altri aspetti: non di decongestionano le classi sovraffollate adottando provvedimenti strutturali, non si tutela il personale scolastico scaricandogli ogni genere di incombenza (dal controllo degli accessi alla sanificazione degli ambienti) e non si introduce alcun presidio sanitario per coordinare interventi e iniziative. Il provvedimento è sostanzialmente inefficace rispetto alla presenza a scuola di 8 milioni di studenti».

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha risposto loro con un post su Facebook spiegando che il green pass

«non è una misura punitiva ma uno strumento a tutela della salute di tutti, in particolare dei più fragili».

Oggi sarà presentato il nuovo protocollo per la scuola: prevede ancora l’obbligo di mascherine dai 6 anni in su,
ingressi scaglionati, distanziamento di almeno un metro e finestre aperte anche con il brutto tempo.

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