Rashford: «Uso gli sponsor per beneficenza, sono solo un calciatore famoso che fa la cosa giusta»
La star del Manchester United risponde a The Spectator che lo accusa di aver guadagnato dalle sue imprese nel sociale: "Uso i brand per le mie campagne. Perché un calciatore deve avere sempre un altro motivo per fare la cosa giusta?"
La star del Manchester United risponde a The Spectator che lo accusa di aver guadagnato dalle sue imprese nel sociale: "Uso i brand per le mie campagne. Perché un calciatore deve avere sempre un altro motivo per fare la cosa giusta?"
Marcus Rashford è un calciatore un po’ così. E’ giovanissimo, è un campione, è una star. Ed è impegnato nel sociale, in una maniera molto “politica”. L’anno scorso, in piena pandemia, si lanciò in una battaglia molto personale per il reintegro dei buoni pasti a scuola che il governo inglese voleva tagliare. Proprio lui che da piccolo mangiava una sola volta al giorno, nonostante gli sforzi della madre. E’ un modello straniante, Marcus Rashford. Mentre i suoi colleghi si fanno notare per i lussi sfrenati, le feste e diventano grandi aziende, lui sfrutta la popolarità – e i soldi che ne derivano – per altri scopi.
Rashford ha dovuto chiarire il punto su Twitter, quando ha appreso che The Spectator, un magazine inglese di sinistra molto rispettato, sta per pubblicare un articolo nel quale suggerisce che lui abbia “beneficiato commercialmente” dalla sua campagna sociale.
“Per chiarire, non ho bisogno di collaborare con i brand. Collaboro perché voglio portare avanti il lavoro che faccio fuori dal campo e la maggior parte dei compensi che riceverei contribuisce a questo. L’estate scorsa, 1,3 milioni di bambini hanno avuto accesso al sostegno alimentare, grazie al mio rapporto con Burberry i bambini hanno un posto sicuro dove stare dopo la scuola e dove saranno nutriti. Dopo l’investimento di novembre i bambini vulnerabili hanno posti sicuri dove andare durante le vacanze estive. E grazie al mio rapporto con Macmillan 80.000 bambini ora hanno un libro da leggere”.
“Ho un appeal commerciale più grande dopo le decisioni del governo? Ne sono sicuro. Ma sono anche un calciatore internazionale del Manchester United e dell’Inghilterra. Perché deve esserci sempre un motivo? Perché non possiamo semplicemente fare la cosa giusta?.
Just heard @spectator are planning to run a story on me tomorrow about how I have benefitted commercially in the last 18 months…To clarify, I don’t need to partner with brands. I partner because I want to progress the work I do off the pitch and…(1)
— Marcus Rashford MBE (@MarcusRashford) July 20, 2021