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Hazdic lo spadista Usa sorvegliato a vista ai Giochi, sei atlete lo accusano di abusi sessuali

Lo tengono “sorvegliato a vista, isolato in un albergo e costretto ad allenamenti separati”, ma se lo sono portati lo stesso

Hazdic lo spadista Usa sorvegliato a vista ai Giochi, sei atlete lo accusano di abusi sessuali

Lo tengono “sorvegliato a vista, isolato in un albergo e costretto ad allenamenti separati”, ma Alen Hadzic se lo sono portati lo stesso. Lo spadista della nazionale Usa accusato di molestie e abusi sessuali da ben sei atlete statunitensi, che è stato convocato lo stesso per le Olimpiadi. In attesa di capire se sia effettivamente un molestatore sessuale lo tengono in una sorta di gabbia. Una bolla che non c’entra niente col Covid. Essendo la riserva della squadra di spada, dovesse servire lo libereranno per farlo gareggiare.

Una storia quanto meno singolare, che racconta la Gazzetta dello Sport (ripresa da Dagospia).

“Sotto accusa è finito non solo lo schermidore sgradito, ma pure chi ha permesso che Hadzic sia riuscito a partecipare all’Olimpiade nonostante la sospensione avuta da SafeSport, l’associazione che negli Usa ha proprio il compito di proteggere gli sportivi professionisti dai possibili violenza sessuali. Dopo una inchiesta preliminare, dove c’erano state tre testimonianze a confermare le abitudini deviate dello spadista, era stato deciso uno stop preventivo: gli avrebbe impedito di volare in Giappone. Ma Hazdic ha reagito, piazzando la stoccata vincente sotto forma di arbitrato: ricorso accolto. La federazione Usa ha fatto il resto, confermando la convocazione”.

Ma le colleghe hanno scritto al Cio, per sottolineare come quella convocazione fosse “un affronto diretto verso di loro” e hanno ottenuto di averlo distante dal Villaggio Olimpico e sempre sotto stretto controllo.

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