Al Messaggero: «È una garanzia. Fiorentina? Meglio lasciar stare. Il Tottenham è stata una grande delusione. Sono pronto per una Nazionale».
Il Messaggero intervista Rino Gattuso. Dopo l’esperienza a Napoli e i 23 giorni alla Fiorentina, è ancora disoccupato.
«Ma anche senza la smania di cercare una sistemazione a qualsiasi costo. Aspetto di ricominciare, anche se non so quando. Intanto studio, mi aggiorno. Vediamo poi quale chance si presenta. Sono pronto, se capiterà, per una nazionale, anche se a me piace di più il lavoro quotidiano».
Sulla Fiorentina preferisce non dire nulla.
«Meglio lasciar stare, se n’è parlato anche troppo. Inutile aggiungere altri particolari. Storia infinita. Aperta è invece l’altra. Non riesco a dimenticare».
Si riferisce al Tottenham.
«La delusione è stata grande. Mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono. E non c’è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi. Di spiegare che quello raccontato dalla gente in Inghilterra non ero io. Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto male più di qualsiasi sconfitta o esonero. Ed è accaduta in un momento in cui nessuno vuole prendere atto della pericolosità del web».
E giù con la condanna dei social, «dove è possibile dar forza a qualsiasi falsità». Ecco perché né lui né la moglie hanno account social, spiega. I figli sì, ma hanno il divieto di pubblicare foto con lui.
Sul prossimo campionato, dice che sarà una bella sfida, perché sono tornati i top tra gli allenatori.
«Dovevo esserci anch’io. Ci divertiremo. Mi aspetto grande competitività al vertice».
E su Spalletti:
«Spalletti lo conoscete. È una garanzia. Continuerà il mio lavoro con il 4-2-3-1. È già avanti, insomma…».
