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L’Ucraina resiste: ufficializza lo slogan “anti-Russia” proibito dall’Uefa, e conferma la sua maglia

La Federcalcio ucraina ha reso ufficiali motto e disegno censurati dalla Uefa: “Useremo quella divisa in tutte le competizioni”

L’Ucraina resiste: ufficializza lo slogan “anti-Russia” proibito dall’Uefa, e conferma la sua maglia

Si sta combattendo una piccola (non piccolissima, in verità) battaglia diplomatica su tre parole in fila: “Gloria agli eroi!”. Lo slogan stampato sulle magliette della nazionale ucraina impegnata agli Europei che hanno scatenato un caso politico.

La Uefa ha imposto all’Ucraina di cambiare casacca. Per la “evidente” connotazione politica del messaggio che aveva scatenato le proteste formali della Russia. In ballo c’è l’annessione della Crimea, che tra l’altro viene raffigurata nel disegno sulla maglia annessa all’Ucraina. La Crimea è annessa alla Russia dal 2014 dopo un referendum sull’autodeterminazione e indipendenza della Penisola che fu definito illegale dall’Onu, dall’Unione Europea, dal Consiglio d’Europa e dagli Stati Uniti. Quell’annessione insomma non è mai stata non riconosciuta dalla comunità internazionale. Ma l’Uefa in queste beghe non vuole entrarci, e dopo aver approvato le divise ha sconfessato la prima decisione dicendo il motto richiama quello urlato durante la rivolta popolare anti-russa a Maidan nel 2014.

L’Ucraina però non molla. E su Facebook il presidente della federcalcio, Andrii Pavelko, ha annunciato che la federazione ha votato e reso il suo slogan ufficiale. Pavelko ha spiegato che il comitato esecutivo, su sua proposta, ha approvato lo status di slogan ufficiale per ‘Gloria all’Ucraina!’ e ‘Gloria agli eroi!”, che in Ucraina sono usate come un saluto militare ufficiale. “Da molti anni – ha sottolineato il presidente – sono stati un saluto a milioni di nostri tifosi nel loro paese nativo, e nel mondo”. Il comitato esecutivo ha anche approvato all’unanimità la sagoma dei confini del Paese che includono le regioni del Donetsk e del Lugansk, controllate dai separatisti, nonché la Crimea. D’ora in poi, ha scritto Pavelko, lo slogan e lo stemma saranno esibiti sulle magliette in tutte le competizioni ufficiali.

Il punto ora è vedere se davvero domenica sera, contro l’Olanda, indosseranno la maglia non-censurata, scatenando probabilmente un vero caso diplomatico.

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