ilNapolista

Il Guardian elogia Mancini: “Ha ridato entusiasmo ed energia che l’Italia non aveva più”

Il quotidiano analizza com’è stata costruita una Nazionale bella, vincente, che sa unire il talento dei giovani e l’esperienza dei veterani

Il Guardian elogia Mancini: “Ha ridato entusiasmo ed energia che l’Italia non aveva più”
As Roma 12/10/2019 - qualificazione Europeo 2020 / Italia-Grecia / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Alla vigilia del debutto dell’Italia ai prossimi Europei, il Guardian ha analizzato la figura di Roberto Mancini e il suo peso nei successi che ha raccolto finora la Nazionale, imbattuta da quasi tre anni.

Ha capito il momento, distribuendo saggiamente le convocazioni: Zaniolo e Tonali sono stati chiamati in Nazionale prima di fare il debutto in Serie A. La velocità con cui Mancini ha elaborato una squadra di successo da componenti innovative è stata incredibile. Dopo la sconfitta col Portogallo a settembre 2018 l’Italia non ha più perso: ha una striscia di imbattibilità di 27 partite. Nelle qualificazioni agli Europei ha vinto 10 gare su 10, ha segnato 37 gol e ne ha subiti solo 4.

Ha assemblato l’Italia naturalmente: il trio di centrocampo composto da Jorginho, Verratti e Barella è completo, la qualità dei tre si integra. Insigne e Chiesa danno ampiezza, i veterani si uniscono al talento dei giovani che ha portato entusiasmo ed energia che l’Italia non conosceva da tempo.

La guida efficace di Mancini sembra stridere con la sua esperienza piuttosto negativa con la maglia della Nazionale quando era un calciatore.

Eppure il suo più grande rimpianto è non aver mai giocato un Mondiale. Fu convocato da Vicini nel 1990 ma non scese in campo e nel 1986 fu escluso perché non si scusò con Bearzot dopo esser stato fuori una notte. Aveva detto che il suo sogno era quello di vincere il Mondiale alla guida della Nazionale, non essendoci riuscito da calciatore.

Ciò che sta facendo da commissario tecnico gli sta ridando autorevolezza da allenatore, che spesso si dimentica.

I suoi successi in Italia e in Inghilterra, dove ha vinto campionati, sono stati messi un po’ in ombra dai suoi successori: Mourinho all’Inter e Guardiola al Manchester City.

ilnapolista © riproduzione riservata