Il Corsport: il direttore e il portoghese si erano visti a Como. Fonseca aspettava di essere chiamato per la firma. La telefonata non è mai arrivata

Il Corriere dello Sport racconta quella che definisce una storia di “illusioni beffe depistaggi deviazioni”. La storia dell’intreccio Fonseca-Paratici-Tottenham-Gattuso. Qui ci interessa la parte relativa al portoghese e a Paratici nuovo direttore sportivo degli Spurs.
Il Corsport racconta che i primi contatti tra il Tottenham e il portoghese risalgono ad aprile quando Fonseca era ancora alla Roma e Paratici alla Juventus.
Erano stati i dirigenti inglesi a contattare il suo entourage, attratti dalla sua mentalità offensiva e da buone referenze sulla persona. La svolta risale a pochi giorni fa. Paratici trascorre due giorni con Fonseca sul lago di Como, pianificando le strategie e discutendo di ogni dettaglio. Lo rassicura sulla conferma di Harry Kane, per esempio, nonostante la volontà espressa del capitano di andare via. Nel frattempo il procuratore di Fonseca, Marco Abreu, trova l’accordo con il club per un contratto triennale, con tanto di richiesta di visto già inviata all’ambasciata britannica. Invece salta tutto.
La spiegazione informale è quella fiscale.
In realtà però è Paratici a cambiare rotta quando comprende che Fonseca vorrebbe giocare con il modulo preferito, il 4-2-3-1, e non con la difesa a tre.
In più, c’è un dissidio sullo staff. Il Corsport conclude così:
Quando Paratici esce dall’incontro di Como, Fonseca è l’allenatore del Tottenham. Aspetta la convocazione a Londra per la firma, la visita al centro sportivo, la presentazione. Ma evidentemente qualcosa non convince Paratici, che contatta Gattuso e si smarca dai precedenti impegni. Fonseca lo viene a sapere dai giornali, senza neppure una telefonata. E come è facile intuire, non la prende affatto bene.