ilNapolista

Ancora una volta Zielinski ha mancato l’occasione per il grande salto

Dispiace dirlo, ma gli Europei erano l’occasione giusta per dimostrare il salto di qualità. Perché i calciatori si vedono nella partite importanti

Ancora una volta Zielinski ha mancato l’occasione per il grande salto
foto Hermann

Fin qui, gli Europei non hanno riservato gradite sorprese ai calciatori del Napoli. Si sono messi in luce Insigne e Di Lorenzo che stanno offrendo il loro contributo alla Nazionale di Mancini. Anonimo, invece, l’Europeo di Fabian. Il Napoli sperava nella competizione a squadre per mettere in vetrina il proprio centrocampista, ma la realtà ha detto altro. Fabian non è mai partito titolare, ha giocato scampoli di partite e oggi, nel 5-0 alla Slovacchia, non è mai entrato in campo.

Ma chi ha giocato e ha deluso, è senza dubbio Piotr Zielinski. Che ancora una volta ha fallito un appuntamento decisivo. Il polacco che quest’anno ha vissuto una buona stagione nel Napoli, ha 27 anni. L’età in cui un calciatore dovrebbe definitivamente sbocciare, quantomeno compiere il salto di qualità. Anche perché è da tempo che osservatore italiani e internazionali lo stanno aspettando. E invece, come spesso gli capita, Zielinski ancora una volta si è fermato sul più bello. Confermandosi bello bellissimo quando le gambe non ti tremano; quasi trasparente, invece, quando la palla scotta.

Lo stesso gli accade spesso con il Napoli. In questa stagione si è parlato molto di lui, di quel che sembrava essere un upgrade, un salto di qualità. Ma, come abbiamo ripetuto ben oltre la noia, una cosa è giocare quando in palio non c’è granché e un’altra fare la differenza nei momenti decisivi. Sono due sport diversi. E Zielinski, elogiato dalla critica per aver mostrato colpi da campione, ha confermato sia questa regola dello sport sia i propri limiti. Quando il Napoli si è ritrovato a giocare con la tensione a mille, non ha retto. Sia contro il Verona. Sia, la settimana prima, a Firenze.

Gli Europei erano per lui la vetrina ideale. La Polonia era stata inserita in un girone abbordabile, con Spagna Svezia e Slovacchia. È finita con un punticino in classifica. E Piotr non ha mai lasciato il segno. In tre partite nessuna azione da ricordare. Niente cambi di passo né di piede. Eppure lui ne avrebbe di colpi da mostrare. È tornato il Piotr Zielinski che ben conosciamo, il formidabile calciatore che però nei momenti cruciali scompare.

Non siamo definitivi, ci mancherebbe. Anche perché Zielinski è alla vigilia di un incontro professionale che potrebbe imprimere una svolta alla sua carriera. Quello con Spalletti vero intenditore di calcio. Sta di fatto che l’eventuale crescita del polacco non dovrà essere misurata su singole partite di campionato e o di Europa League. Bisognerà aspettare gli incontri veri, quelli in cui la tensione ti divora l’anima. La speranza è che con Spalletti il Napoli possa tornare a giocarne. Al momento registriamo che ancora una volta Zielinski si è fermato sul più bello. Il salto di carriera non è avvenuto. È rimasto al di qua del fiume.

ilnapolista © riproduzione riservata