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Spalletti doveva essere già annunciato, il timing è da autolesionisti

POSTA NAPOLISTA – Il traccheggiamento non tranquillizza circa la confusione che da tempo contraddistingue De Laurentiis. Speravo in Bielsa

Spalletti doveva essere già annunciato, il timing è da autolesionisti

Dopo che pure Juric ha trovato casa sulla panchina del Torino, che, per quanto non ambitissima, ha comunque molto più appeal di quella della Fiorentina, secondo me l’arrivo di Spalletti, che pure si annuncia imminente, adesso avverrebbe col timing più autolesionista possibile. E darebbe segnali non meno lugubri di quelli regalati dal “ritorno alla grande bellezza” che accompagnò l’arrivo di Gattuso.

Non ce lo dimentichiamo, siamo reduci da diciotto mesi che De Laurentiis aveva inaugurato salutando il ritorno alla grande bellezza, dimostrando una confusione che con Spalletti, a queste condizioni, temo possa solo diventare endemica. In favore di microfono, Spalletti è indigeribile come Gattuso, con la differenza che le volgarità di Gattuso incassano la strizzatina d’occhio compiacente degli addetti ai lavori, cosa di cui Spalletti non ha mai goduto. E meno che mai godrebbe da allenatore del Napoli. E in più Spalletti sta per tornare dopo una pausa calcisticamente molto lunga e nulla impedisce di ipotizzare che con il ritorno improvviso dell’acqua alla gola, al primo inciampo, comunicativamente, si incarti molto alla svelta. Silenzio stampa sine die? Sarebbe come dire: tesseriamo incapaci, abbiate pazienza. Quello che è successo negli ultimi tre mesi. Ma gli ultimi tre mesi ce li vogliamo scordare per sempre. O no?

Spalletti mi sarebbe stato pure bene se ufficializzato un mese fa. Ma ora lo si può fare arrivare solo come il rincalzo raffreddato, facendo oltretutto un torto a lui stesso, al suo buon diritto di presentarsi al nuovo ambiente sentendosi il vento in poppa. Questo non succederà. E non per colpa degli ultrà o di bastian contrari cui si voglia dare l’identità di ventre disfattista della città… chiacchieroni, al bar e dal barbiere, ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno ed è pure un bene, come è assodato che le loro chiacchiere non sono capaci di muovere un capello.

Il Borussia Dortmund, dopo aver licenziato Favre, a dicembre ha dato l’interim al responsabile del settore giovanile. Durante l’inverno ha ufficializzato per la prossima stagione Marco Rose dal Gladbach, ma in contemporanea è arrivato ai quarti di Champions e pochi giorni fa si è qualificato per la prossima Champions con un finale tiratissimo come è stato in serie A.

Perché nel Napoli non si apre la bocca con chiarezza con largo anticipo? Secondo me perché il presidente, con i suoi riti scaramantici, vado non vado, tribuna o spogliatoio, primo o secondo tempo, sia pur involontariamente avalla e patrocina una certa diffusa cultura del cacarsi sotto. Perciò speravo in Bielsa: perché, dopo trentasette anni, arrivasse un altro argentino a prenderci per le recchie e a dirci che è il caso di smetterla di cacarsi sotto.

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