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Sosa: “Maradona è stato il miglior abbraccio del mondo: è stato come con un padre o un figlio”

L’ex attaccante del Napoli a ESPN: “Sono stato l’ultimo numero 10 e Diego riuscì a firmare quella maglia”

Sosa: “Maradona è stato il miglior abbraccio del mondo: è stato come con un padre o un figlio”

Roberto Sosa, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a ESPN in cui ha raccontato di quando ha indossato per l’ultima volta la maglia numero 10 di Maradona.

Stavo per giocare la Coppa Uefa con l’Udinese in Serie A. Il direttore generale del club, Pierpaolo Marino, va al Napoli e il primo giocatore che prende sono io. Non volevo giocare in C, Marino mi disse ‘Stai certo che torneremo in A, sarai il re di Napoli’. Allora gli chiesi di essere l’ultimo giocatore a indossare il numero 10. Mi strinse la mano, in fondo era napoletano anche lui e non avevamo bisogno di firmare un contratto.

All’ultima partita eravamo già promossi sono andato dall’allenatore, gli chiesi di mettermi, mi disse che sarebbe dipeso dall’avversario. Quell’anno lo misero un brasiliano, un italiano, un uruguaiano, ma l’ultimo numero 10 sono stato io. Partii da titolare, feci un gol alla Maradona: in carriera non ne ho mai fatto uno così.

È senz’altro per il numero, per la gente, che sono riuscito a fare una cosa del genere. Mi hanno spinto sapendo che sarebbe stata l’ultima volta che quella maglia sarebbe stata indossata a Napoli, nello stadio che oggi porta il nome di Diego Armando Maradona. I miei gol sono sempre stati brutti, lottando col difensore, buttandosi in area.

Sono riuscito a far concludere questa storia nel modo più romantico, facendo firmare a Diego quella maglia. Ogni abbraccio ha una storia, e credo che quello sia stato il migliore del mondo. Era come se stessi abbracciando tuo padre o tuo figlio.

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