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Ok le accuse di Vigorito, ma nove punti nel girone di ritorno pesano più dell’episodio di ieri

Il Benevento si ritrova virtualmente in Serie B per una lunga serie di errori e di partite sbagliate. Almeno dieci punti buttati, come ha ammesso lo stesso presidente

Ok le accuse di Vigorito, ma nove punti nel girone di ritorno pesano più dell’episodio di ieri
foto Hermann

Benevento il giorno dopo: amarezza, sconforto e rabbia. Dopo la sconfitta interna maturata col Cagliari per 1-3, per i giallorossi l’ombra retrocessione si amplia sempre di più: distanti tre punti dallo Spezia in zona salvezza e con sole 3 partite rimanenti contro Atalanta, Crotone e Torino.

La partita di ieri con i sardi era di fondamentale importanza, essendo un vero e proprio spareggio per la salvezza. I sanniti, oltre ad avere 4 punti in meno, adesso sono anche in svantaggio per quanto riguarda gli scontri diretti, per via delle 3 reti incassate tra le mura amiche: la situazione ora è davvero complicata.

Il match di per sé è passato in secondo piano nel momento in cui il patron giallorosso Oreste Vigorito si è presentato ai microfoni dei giornalisti estremamente nervoso, esprimendo forti critiche nei confronti dell’arbitraggio di gara, in particolare dell’utilizzo sbagliato del Var. Il riferimento è ad un episodio chiave della partita: contatto nell’area di rigore del Cagliari tra Asamoah e Viola, penalty assegnato ma poi revocato dopo la chiamata da parte del Var. Il contatto tra i due giocatori, secondo gli arbitri, è stato giudicato troppo lieve per assegnare calcio di rigore.

Al Benevento questo episodio ha sicuramente arrecato un grave danno, per via della importanza della partita e della pesantezza della posta in palio, ma si può dire che il Benevento rischi la retrocessione per via di questo errore arbitrale? Una squadra che colleziona solo 9 punti in 16 partite nel girone di ritorno, probabilmente, non merita di restare in A. Il Benevento è forse stato derubato nel match col Cagliari, ma non si può parlare completamente di episodio determinante. Gli episodi che hanno determinato l’attuale situazione dei sanniti sono ben altri: i 4 gol presi al Vigorito con la Fiorentina e con l’Udinese, i pareggi con Spezia, Parma e Genoa, in generale la mancanza di continuità di risultati positivi.

Anche della partita di ieri, si parla troppo dell’episodio del rigore e poco di quanto visto in campo: 90 minuti di grande sacrificio, più di cuore che di gamba, ma molte occasioni sprecate, poca solidità difensiva, alcuni elementi forse non all’altezza di questa categoria. Vigorito, dopo il duro sfogo, ha però ammesso le colpe dei giallorossi dichiarando che di certo non si tratta sempre di sfortuna o di errori arbitrali, ma che ci sono almeno 10 punti gettati. Difficile da accettare, ma il destino dei giallorossi ora non è più solo nelle proprie mani: oltre al forte bisogno di raccogliere punti, è necessario sperare in qualche passo falso delle dirette concorrenti Torino, Spezia e proprio il Cagliari. Le prossime partite vanno affrontate consapevolmente: la speranza è di ottenere buoni risultati almeno contro il Crotone ormai già retrocesso e nello scontro diretto dell’ultima giornata all’Olimpico di Torino contro i granata, visto che sarebbe molto difficile racimolare punti nella prossima trasferta al Gewiss Stadium di Bergamo contro una lanciatissima Atalanta.

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