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La Spagna non cede al ricatto Uefa, gli Europei non si giocheranno a Bilbao

Anche Dublino è in forte dubbio, e per Roma il Comitato Tecnico Scientifico ha smentito l’ok della Federcalcio: nessuno può garantire gli stadi aperti a giugno

La Spagna non cede al ricatto Uefa, gli Europei non si giocheranno a Bilbao

Scaduti i termini entro cui l’Italia e gli altri Paesi “ospitanti” dovevano far sapere all’Uefa se saranno in grado o meno di rispettare il diktat “o si gioca con gli stadi aperti o gli Europei ve li scordate” è cominciato il conto in sottrazione delle sedi disposte ad ospitare gli Europei.

Il primo Paese a tirarsi fuori è la Spagna. La Rfef, la Federcalcio spagnola, ha ufficializzato che “a causa delle condizioni sanitarie stabilite dal governo basco”, non è possibile garantire fin d’ora l’apertura al pubblico del ‘San Mames’ di Bilbao. L’Uefa se ne dovrà fare una ragione: meno uno.

Ne seguiranno probabilmente altri. La seconda sede a saltare potrebbe essere Dublino. La Football Association of Ireland, su consiglio e direttive del governo, ha notificato all’UEFA che a causa della pandemia di coronavirus non è nella posizione di dare rassicurazioni su un minimo afflusso di pubblico nelle gare di Euro 2020 che si dovranno svolgere a Dublino.

E poi c’è l’Italia, che come spesso succede prova a trattare. La Figc, che in questi giorni si era lanciata in un improvvido sì all’Uefa, è rimasta gelata dalla presa di posizione del Comitato Tecnico Scientifico del Governo, che ha preso le distanze: “Pur manifestando apprezzamento per lo sforzo prodotto dalla Uefa, tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica, dell’intensità della circolazione virale, dell’occupazione delle strutture sanitarie e della limitata possibilità di prevedere il livello che tali indicatori avranno nella seconda metà di giugno, non è possibile rendere un compiuto parere entro la richiesta data del 7 aprile 2021”.

Roma insomma è ancora in ballo, ma è ovviamente a rischio. Perché è assurdo il presupposto della richiesta Uefa che pretende di dettare delle regole rigide dove non ce ne possono essere. Ne abbiamo scritto qui.

 

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