Barbano: la Figc faccia chiarezza sulle cause del focolaio in Nazionale e sui rimedi per il futuro

Sul CorSport: “Sono state attivate le misure di precauzione per impedire la diffusione del contagio? La questione è ineludibile". "Venga resa comunicazione pubblica"

barbano

Le immagini di Daniele De Rossi con la maschera dell’ossigeno allo Spallanzani, scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport,

“smontano il falso mito dell’invulnerabilità degli atleti di fronte all’aggressione del virus. E suggeriscono maggior cautela e maggior osservanza a quanti, tra i calciatori, talvolta ignorano le regole, esponendosi al rischio”.

Il cluster della Nazionale ha colpito 20 tra atleti e dirigenti su 60 presenti alla spedizione azzurra, e di questi 8 calciatori. Troppi per non suscitare qualche interrogativo.

Sono state attivate tutte le misure di precauzione per impedire una fiammata così diffusiva del contagio? La questione è ineludibile“.

La Nazionale, continua Barbano, è la squadra della Federazione,

“che rappresenta l’Istituzione più importante del calcio e anche l’Autorità chiamata a far rispettare il protocollo e a sanzionale le violazioni. Sarebbe paradossale che falle organizzative si aprissero proprio nella cerchia più nobile del sistema, da cui ci si attende invece un esempio di efficienza e di rigore”.

Barbano sottolinea che al momento non è stata aperta alcuna inchiesta interna.

“Noi riteniamo che, senza aprire processi contro nessuno, vada fatta chiarezza sulle cause del focolaio e sui rimedi adottati per evitare che possa ripetersi. E di entrambi venga resa comunicazione pubblica, affinché l’epidemia non appaia alla stregua dei panni sporchi che si lavano nel retrobottega”.

Tra due mesi ci sono gli Europei.

“Se non si è in grado di sterilizzare l’ambiente azzurro, il rischio di compromettere la salute degli atleti coincide con quello di pregiudicare l’esito della competizione sportiva, alla quale l’Italia assegna il valore di un riscatto dopo la delusione dei Mondiali 2018”.

 

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