Pankaj Mishra: «La pandemia accelera il declino dell’egemonia ideologica e intellettuale occidentale»
Lo scrittore al Domani: «Gli Stati Uniti si sono rivelati incompetenti di fronte alla gestione del Covid. La pandemia, il Black Lives Matter, l’elezione di Trump hanno rivelato le debolezze e le fragilità del sistema politico»

Sul Domani un’interessante intervista a Pankaj Mishra, lo scrittore del best seller “L’età della rabbia”. Sostiene che la pandemia non abbia fatto che accelerare il declino dell’Occidente. E che l’incapacità di paesi come gli Stati Uniti di fronte al Covid sia stata parte di un più ampio fallimento del sistema politico e della burocrazia.
Quando saremo nel 2050, dice, e ci guarderemo indietro,
«la pandemia sarà vista come ciò che ha accelerato un processo già profondamente avanzato: il declino dell’egemonia ideologica e intellettuale occidentale. Il declino materiale è iniziato molto tempo fa, ma l’egemonia era ancora intatta negli anni del declino. È giunto il momento di smettere di parlare dell’occidente come entità coesa e coerente a questo punto. L’occidente è davvero un’invenzione della Guerra fredda e la si sarebbe dovuta smettere di usare molto tempo fa, negli anni Novanta».
All’epoca, spiega, le classi dirigenti di tutto il mondo consideravano gli Stati Uniti e la Gran Bretagna modelli di governo illuminato. Ma il Covid ha smascherato entrambi i Paesi.
«Questi governi e queste classi dirigenti sono incredibilmente incompetenti, come abbiamo potuto constatare ancora una volta con il Covid-19. Sono stati incompetenti per molto tempo, ma in passato le conseguenze dei loro abbagli sono state sostenute da popoli remoti, in Vietnam come in Iraq, in Palestina o in Kashmir».
Le fragilità del sistema politico sono state messe in luce da più fattori, dal Covid all’elezione di Trump.
«La pandemia, le proteste di Black Lives Matter, l’elezione di Donald Trump hanno rivelato tutte le debolezze e le fragilità del sistema politico: è molto difficile tornare alla vecchia costruzione ideologica dell’occidente e rimetterla insieme. Tutte queste costruzioni si basano sulle persone che ci credono. C’è una perdita di credibilità e legittimità».
Con il Covid, sono crollate le menzogne narrative, dice.
«Molte più persone sono in grado di separare la realtà dalla retorica. Com’è possibile che una persona di colore venga uccisa nel modo in cui è stato ucciso George Floyd? Non credo che rileggere l’illuminismo o la nobiltà dei padri fondatori servirà a molto. L’intera menzogna narrativa è crollata e sarà molto difficile ripararla e ripristinare l’egemonia intellettuale e ideologica anglo-americana».
Con la disgregazione intellettuale dell’Occidente potrà cambiare anche il modo di pensare.
«C’è pochissimo pensiero indipendente su molti di questi problemi. Forse ora, con la disgregazione intellettuale dell’Occidente, avremo più opportunità di pensare in modo più razionale e chiaro su molte di queste questioni».