Coppe europee, è tutto un campo neutro. Così l’Uefa se ne frega delle restrizioni anti-Covid

Si allunga l'elenco delle partite di Champions ed Europa League che si giocheranno in Paesi terzi, anche a Roma e Torino. Il Sueddeutsche Zeitung: "Un messaggio assurdo e sbagliato"

Si allunga l'elenco delle partite di Champions ed Europa League che si giocheranno in Paesi terzi, anche a Roma e Torino. Il Sueddeutsche Zeitung: "Un messaggio assurdo e sbagliato"

Lipsia e Liverpool giocano a Budapest, come Mönchengladbach e Manchester City, Atlético-Chelsea invece a Bucarest, a Torino invece scenderanno in campo Real Sociedad e Manchester United, a Roma Benfica e Arsenal, almeno all’andata, poi il ritorno ad Atene, e i norvegesi del Molde sfideranno contro l’Hoffenheim a Villarreal. Questa è la nuova geografia, in divenire, delle coppe europee in piena pandemia. Non c’è più casa e trasferta, ma i gol fuori valgono doppio lo stesso. Basta capirsi: fuori dove? L’Uefa ha un protocollo pure per questo. Basta che si giochi, che Champions ed Europa League vadano avanti senza sosta, al netto dei confini chiusi e delle restrizioni per il Covid.

Ormai ci si barcamena come alla ricerca di un campo libero per il calcetto tra colleghi. Si gioca dove si può. Ed è un po’ assurdo, scrive il Sueddeutsche Zeitung che come tutta la stampa tedesca si pone un problema etico che altrove vale appena un trafiletto. La Germania d’altra parte è quella cha ha dato il via al tour: lì le squadre inglesi non le vogliono. Le leggi valgono per tutti, calcio compreso.

Invece in Italia, evidentemente, siamo più rilassati: a Torino e Roma, la variante inglese del virus non fa così tanta paura.

Le regole Uefa stabiliscono chiaramente che ogni squadra di casa è responsabile dell’ospitare la sua partita. Di norma, ogni club è invitato a chiedere prima alle autorità responsabili “eccezioni” alle restrizioni esistenti. In altre parole: ciò che vale per tutti non deve valere per il calcio. Il senso è quello.

Se non ci riesci, però, devi giocare altrove, più precisamente dove i regolamenti non sono così rigidi. Non è definito un limite, in teoria tutti le partite potrebbero essere giocarsi in paesi terzi. La Uefa si riserva anche il diritto di fare una partita a eliminazione diretta al posto del doppio confronto. Quasi tutto è possibile. Come detto, la regola dei gol in trasferta si applica anche quando entrambe le squadre giocano in trasferta.

La stampa tedesca si chiede se la Uefa ha intenzione di porsi una domanda: è il caso di fare tutto quello vuoi? “Molti paesi europei stanno imponendo restrizioni di viaggio sempre più severe per… beh, limitare i viaggi. E nel frattempo le squadre di calcio viaggiano ancora di più? Qual è il messaggio?

Sempre più politici parlano di “segnale sbagliato” da parte del calcio, quando cerca ogni scappatoia nel modo più furbo possibile. Il Ministero dell’Interno tedesco a dovuto chiarire che l’obiettivo delle regole è fare in modo che le persone non si incontrino, non che le persone si incontrino semplicemente altrove.

“Per inciso – conclude il Sueddeutsche Zeitung . pochi giorni fa in Germania la “Professional Football Task Force”, che voleva riflettere sugli sviluppi del business, ha stilato un report finale. Al punto 1 si dice che i club professionistici in Germania “hanno responsabilità economica, ecologica e sociale”. La Uefa è al momento pensa solo alla responsabilità economica”.

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