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Martina Rossi, la Cassazione annulla l’assoluzione dei due ragazzi imputati per la sua morte

Su Repubblica. La Corte di Appello di Firenze dovrà riesaminare il caso della ragazza caduta dal balcone mentre era in vacanza a Palma de Maiorca, quasi dieci anni fa

Martina Rossi, la Cassazione annulla l’assoluzione dei due ragazzi imputati per la sua morte

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione dei due imputati nel processo per la morte di Martina Rossi. Martina è morta il 3 agosto del 2011, a vent’anni. Era in vacanza con due amiche a Palma di Maiorca. Cadde dal balcone di un albergo e la polizia spagnola archiviò frettolosamente la sua morte come suicidio.

I genitori si sono sempre battuti contro questa ipotesi. Sostenendo che Martina fosse rimasta uccisa perché tentava di scappare alla violenza da parte di due giovani aretini, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati in primo grado a sei anni di reclusione per tentata violenza di gruppo e morte come conseguenza di altro reato. Lo scorso 9 giugno, però, i due sono stati assolti in appello dall’accusa di tentata violenza sessuale, mentre è stata dichiarata prescritta l’imputazione di morte come conseguenza di altro reato.

La sentenza della Corte di appello di Firenze è stata impugnata dalla procura generale di Firenze per “indizi non valutati”, per “motivazione contraddittoria” e per una “valutazione frazionata e priva di logica degli indizi”. E adesso, quasi dieci anni dopo, arriva la sentenza della Corte di Cassazione. Annullata l’assoluzione dei due ragazzi. La Corte di Appello di Firenze dovrà riesaminare il caso.

 

 

 

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