Il direttore del Fatto Quotidiano attacca la celebrazione di Diego che sta avvenendo dopo la sua morte «Perché lui era lui e noi non siamo un cazzo»
Nel suo editoriale sul “Caso”Suarez”, Marco Travaglio coglie l’occasione per attaccare anche Maradona e più propriamente la celebrazione del Pibe De Oro che sta avvenendo di lui dopo la sua morte, come uomo e come calciatore. E cita il Marchese del Grillo.
L’Italia che celebra Maradona non solo come un prodigio del pallone, ma anche come una via di mezzo fra Robin Hood e Che Guevara sempre in lotta con i poteri forti, a parte i camorristi del clan Giuliano, e sempre correttissimo in campo, a parte i gol con la mano, perché lui era lui e noi non siamo un cazzo.
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