ilNapolista

Repubblica: “Maradona è morto in una casa senza gabinetto, col cuore che pompava al 38%”

«Se vedi dove è morto Diego, poi muori anche tu» ha detto Claudia Villafañe a Oscar Ruggeri. “Nessuno si occupava di lui”, scrive Crosetti: “doveva usare il bagno chimico, come in un camper”

Repubblica: “Maradona è morto in una casa senza gabinetto, col cuore che pompava al 38%”

«Se vedi dove è morto Diego, poi muori anche tu» ha detto Claudia Villafañe a Oscar Ruggeri, compagno di squadra di Maradona nell’Argentina campione del mondo.

La Repubblica ha inviato Maurizio Crosetti, a vedere. Per provare a raccontare gli ultimi giorni di Diego, che sono diventati “un giallo” per le condizioni in cui versava, e per la mancata assistenza, per non dire dell’abbandono.

Crosetti scrive che Maradona “è morto in una casa dove non c’era nemmeno un gabinetto: doveva usare il bagno chimico, come in un camper. E aveva il cuore che pompava solo al 38%, in aritmia e in tachicardia, con ipertensione arteriosa non gestita neppure da un semplice diuretico. Condizioni da terapia intensiva, non certo da assistenza a domicilio, assistenza peraltro solo teorica visto che nessuno si occupava realmente di lui”.

E ancora:

In quella casa nessuno voleva o poteva occuparsi di un uomo distrutto, appena operato al cervello, intossicato dall’alcol e dalle medicine e addirittura in crisi d’astinenza da sostanze: questo è scritto nella relazione della psichiatra Agustina Cosachov, che nel momento delle frettolose dimissioni di Diego dalla clinica Olivos consigliò con forza un’assistenza medica e non solo psicologica, 24 ore su 24, oltre alla presenza costante di un’ambulanza. Nulla di tutto questo è stato fatto”.

ilnapolista © riproduzione riservata