Sul Corriere dell’Umbria. Domani riunione straordinaria. I vertici indagati riflettono ancora sul da farsi. E sull’Ateneo pende anche il rischio di commissariamento
Caso Suarez, il Cda dell’Università di Perugia pronta a sfiduciare il dg Oliviero se non si dimetterà
Il direttore generale dell’Università per stranieri di Perugia, Simone Olivieri, è stato sospeso per il caso esame falso di Suarez, ma il Cda dell’Ateneo
“è pronto a valutare maniere più forti rispetto all’invito a un passo indietro. Come ad esempio una mozione di sfiducia”.
Lo scrive il Corriere dell’Umbria.
Per domattina è stata convocata una riunione urgentissima del Cda alla presenza dell’Avvocatura distrettuale dello Stato e dei Revisori dei conti.
“Dopo le adunanze di Senato accademico e di Cda di giovedì scorso infatti erano già emerse richieste di “responsabili” passi indietro da parte degli indagati. In realtà l’opzione dimissioni non è stata ufficialmente esclusa né da parte della Rettrice, Giuliana Grego Bolli né dal direttore generale, Simone Olivieri. Entrambi i vertici di UniStra, sospesi in virtù della misura interdittiva emessa dal gip Frabotta, stanno ragionando con i loro legali per decidere se presentare appello al Riesame contro la misura stessa. Il termine per il deposito dell’istanza è domani. Restano pochissime ore per prendere una strada o l’altra. E, in caso di appello è evidente che non ci sarebbero dimissioni. La pressione però è parecchia. Il consigliere di nomina degli enti, Alessandro Torello, spingerà per “dimettere” il dg. Per quanto riguarda invece la rettrice, è un passo che deve fare lei”.
Il Fatto Quotidiano aggiunge un altro tassello. Oltre allo scandalo Suarez, sull’Ateneo pende anche l’inchiesta sui bilanci. E tutto questo potrebbe sfociare nell’invio, da parte del Miur, di ispettori ed eventualmente di un commissario.
“L’inchiesta sull’esame del calciatore incrocia infatti quella sui bilanci dell’Università: se non vi fossero le condizioni per varare un piano di rientro il Miur potrebbe inviare gli ispettori ed eventualmente un commissario”.