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Repubblica: lo strano intreccio tra il pacco Coric, lo stadio della Roma e Zingaretti. La Finanza indaga

Fu definito il nuovo Modric. Intermediario dell’operazione fu Cionci, architetto, «l’uomo dei soldi di Nicola Zingaretti» come lo definì Buzzi

Repubblica: lo strano intreccio tra il pacco Coric, lo stadio della Roma e Zingaretti. La Finanza indaga
Il (possibile) nuovo stadio della Roma

Repubblica oggi rivela un interessante retroscena sulla questione stadio della Roma. Vi sarebbe infatti da tempo un’indagine portata avanti dalla procura di Roma e quella di Zagabria insieme alla Guardia di Finanza, sulla storia dell’acquisto del centrocampista croato Ante Coric, 23 anni. Secondo gli inquirenti infatti ci sarebbe la possibilità che dietro l’acquisto di questo calciatore, rivelatosi un bidone e costato alla società 8 milioni di euro, vi sia un accordo legato alla facilitazione del progetto dello stadio da parte della Regione.

Il 10 giugno del 2018 si completa il deal che porta Coric alla Roma. Da una parte della scrivania c’è l’allora Ceo Mauro Baldissoni, dall’altra i manager della Dinamo Zagabria Igor Kodžoman e Tomislav Svetina. Il prezzo è fissato in 8 milioni di euro. Pochi minuti dopo l’apposizione delle firme, i social media e la macchina della comunicazione giallorossa cominciano a pompare uno storytelling che rimbalza l’enfasi della stampa croata e diventa rapidamente virale: la Roma ha preso un campione. Un “crack”. Le pagine sportive romane celebrano dunque l’imminente arrivo a Trigoria del “nuovo Modric”.

Coric si rivela subito un “pacco” e colleziona solo 3 presenze prima di essere spedito in prestito all’Almeria. Nella primavera del 2019 l’intermediario che aveva trattato l’affare Coric torna a farsi sentire dalla Roma con la richiesta che gli vengano pagati altri 500mila euro, oltre ai 500mila già ricevuti, in nome di un gentlemen’s agreement che avrebbe fatto con la società.

La questione incuriosisce la Finanza che si interessa a Giuseppe Cionci rappresentante «della società Cornersport Management Srl», ad della Lodigiani Calcio (la terza società calcistica di Roma), ma soprattutto uomo della politica.

È amico di lunga data di Zingaretti, architetto della sua lista civica nel 2008, quando venne eletto presidente della Provincia e tra i fundraiser del suo comitato per l’elezione a Governatore del Lazio (2013). Un ruolo che venne sintetizzato in modo spiccio da Salvatore Buzzi in uno dei suoi verbali di interrogatorio nell’inchiesta “Mondo di Mezzo”, allorquando decide di proporre la sua geografia di grande elemosiniere della politica capitolina: «Cionci? è l’uomo dei soldi di Nicola Zingaretti».

Le coincidenze temporali tra la trattativa di Coric e le vicissitudini sul nuovo stadio della Roma non passano inosservate dalla Guardia di Finanza e nel settembre del 2019 con un ordine della Procura vengono richiesti tutti gli atti relativi al trasferimento di calciomercato.

Una delle ipotesi è che il trasferimento di Coric sia legato alla questione stadio tramite il ruolo di Cionci in quanto amico di Zingaretti. Al momento chiarisce Repubblica, non non risulta alcun indagato, né reati ipotizzati

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