A radio Kiss Kiss: “I tempi della giustizia sportiva sono rapidissimi. Per Natale come orizzonte temporale ci sarà la fine dei gradi della giustizia sportiva”.

Angelo Maietta, membro della I Sezione del Collegio Garanzia Coni, ha rilasciato alcune dichiarazioni a radio Kiss Kiss
“I tempi della giustizia sportiva sono rapidissimi. Una volta presentato il ricorso dopo 15 giorni il Collegio si pronuncerà entro 5 giorni. Per Natale come orizzonte temporale ci sarà la fine dei gradi della giustizia sportiva”.
Attenuanti che potrebbero ammorbidire la sentenza?
“Gli organi di Giustizia sportiva hanno il potere di mitigare le sanzioni in presenza di determinate condizioni. Una delle due sanzioni ovvero il 3-0 a tavolino o il punto di penalizzazione possono essere annullate, ma questo dipende dagli elementi prodotti. Quando si parla di ordinamento sportivo e dello Stato, perché sentivo che c’è l’ASL che è organo dello Stato, ma è amministrativo e non di giustizia. L’Italia è dove l’ordinamento sportivo e dello Stato vivono indipendentemente, questo significa che lo Stato vi può intervenire ma solo in un caso residuale. Gli organici di giustizia sportiva possono graduare l’afflittività della sanzione. I due ordinamenti non confliggono, vanno a braccetto: se io decido di appartenere ad una federazione, ed assoggettarmi a delle regole poi le devo rispettare. L’ordinamento sportivo garantisce i diritti dei tesserati. Per andare al Tar c’è bisogno di esaurire tutti i gradi dell’ordinamento sportivo, è obbligatorio”.
“Gli atti dell’ordinamento sportivo sono atti amministrativi e quindi sono impugnabili. Per questioni di natura tecnico-sportiva, le sanzioni disciplinari, possono condurre ad una tutela che non è demolitoria dell’atto ma risarcitoria. Io dovrei leggere le carte processuali che da noi non sono arrivate, ma bisogna chiarire un punto: se io mi assoggetto a delle regole, affiliandomi, con un protocollo di Lega e Figc che si fa in presenza di rappresentanti, sa bene lo scenario qual è.
Io non posso esprimere un giudizio valutativo per ovvi motivi, le carte non le ho lette. Se ci saranno presupposti sui quali si può ragionare e valutare ai sensi del diritto sportivo, si farà nelle sedi opportune. Evidentemente la corte nel fare la sentenza qualcosa avrà letto, ci saranno evidenze tali a condurre a quel tipo di ragionamento. Il dolo preordinato può implicare anche un intervento della procura federale, non penso che la Corte d’Appello si sarebbe alzata d’impeto in assenza di un quadro probatorio di un certo tipo.
Posso garantire che tutto verrà valutato al meglio secondo diritto e secondo coscienza”