Sul CorSera scrive che ieri, contro la Fiorentina, le cinque sostituzioni dell’Inter e la loro qualità hanno fatto la differenza. Ma non tutti possono permettersele
Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti analizza gli anticipi di campionato di ieri. In particolare la vittoria dell’Inter sulla Fiorentina.
“Tecnicamente è stata un’Inter insistente e confusa, ha pareggiato alla fine del primo tempo e vinto alla fine, segno che non ha sottovalutato niente. La differenza l’hanno fatta i 5 cambi e la loro qualità. Quando Ribery è uscito all’82’ la Fiorentina stava vincendo, cinque minuti dopo aveva perso. Nell’Inter erano entrati Vidal, Nainggolan e Sensi, nella Fiorentina alcuni ragazzi, di cui uno, Vlahovic, aveva buttato via il quarto gol a sette metri da Handanovic perché il colpo gli era arrivato sul destro, non il suo piede. Questa è stata la vera diversità di un’Inter imbarazzante in difesa, coperta da due mancini (Bastoni e Kolarov) che hanno sempre lasciato spazio di fianco agli inserimenti interni di Ribery, Kouamé e Castrovilli”.
I cinque cambi diventano determinanti. Ma Sconcerti li definisce un vantaggio solo per i club più ricchi.
“L’emergenza del virus sta però pesando molto, i cinque cambi impongono una qualità nella rosa che pochissimi possono pagarsi. Non per esempio la Lazio, forse nemmeno l’Atalanta. Sono diventati una tassa sui poveri a favore dei ricchi. Non era questo lo scopo, ma è questo il risultato”.