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Renato Zero: «Non faccio concerti in streaming, sono come il sesso senza preliminari»

Al Giornale: “Ho bisogno dei miei preparativi in camerino, della gente, degli sguardi, del calore. L’accesso in radio mi è negato in nome del target”

Renato Zero: «Non faccio concerti in streaming, sono come il sesso senza preliminari»

Il Giornale intervista Renato Zero. Alla soglia dei 70 anni esce con tre nuovi dischi, tra settembre e novembre. Quaranta nuove canzoni in tutto.

«Beh la mia loquacità non è mai stata un mistero».

Tre dischi in una volta sola è una cosa insolita. Viene chiesto a Zero se non sia sintomo di fretta.

«Forse è la conseguenza del vedere che mi si sta restringendo l’orizzonte. Questi dischi sono comunque stati una trincea, ci abbiamo lavorato con impegno. La musica va suonata, deve essere un tutt’uno con i testi».

Si lamenta del fatto che le sue canzoni spesso non vengono passate in radio.

«Credo che dovrebbero essere gli ascoltatori a decidere se Renato Zero ha fatto una cazzata o un bel lavoro. E invece questo accesso a me, come ad altri, è negato in nome del target. È accaduto anche a De André, Lauzi, Battiato… In realtà credo che chi fa un lavoro complicato come la trilogia di Zerosettanta non dico che debba essere “trasmesso” di diritto, ma ha comunque il diritto di essere preso in considerazione. Se poi non piace agli ascoltatori delle radio, si può sempre togliere dalla programmazione».

Ricorda i suoi esordi in paillettes e lustrini.

«Le paillettes mi hanno dato l’opportunità di far accettare certe mie posizioni non proprio leggere. Sono state il “mezzo di locomozione” per le mie idee».

E parla anche dei concerti. Non ce ne sono in programma, date le misure anti Covid. E lui rinnega quelli in streaming.

«Sono come il sesso senza preliminari, io ho bisogno dei miei preparativi in camerino, della gente, degli sguardi, del calore».

Gli viene fatto notare che Achille Lauro ricorda il Renato Zero degli esordi.

«La differenza è che lui con poca spesa può affermare le proprie ragioni. Io mi sono fatto un mazzo così, a quei tempi».

 

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