«Dobbiamo chiederci come sia stato possibile arrivare a questi numeri solo lavorando insieme. Non è automatico il contagio all’aperto»
Massimo Galli, responsabile per le malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, è intervenuto a Sky Sport sulla positività dei 14 calciatori del Genoa:
Se tutti i test erano negativi un paio di giorni fa e ora sono tutti positivi, mi pongo alcune domande. Mi chiedo se la società abbia fatto riscontri immediati su quei test. Qualche dubbio ce l’ho. Mi è già capitato di vedere positività che poi non si sono rivelate tali. È un’eventualità possibile, ma i dubbi mi vengono. Trovare delle false positività è possibile per un errore di laboratorio. Tutti questi casi necessitano di una conferma.
La regolarità del campionato.
L’epidemia ha la priorità rispetto al campionato. Dobbiamo capire lo sviluppo dell’epidemia. Non dobbiamo fasciarci la testa per un eventuale nuovo blocco. Questa vicenda del Genoa è molto particolare. Sono diventati positivi molti test che erano risultati negativi. Tutto è possibile, compreso un errore di laboratorio.
Se tutto verrà confermato, dovremo chiederci come sia stato possibile arrivare a questi numeri solo lavorando insieme. I tempi dell’incubazione sono 5-6 giorni se uno ha dei sintomi, un po’ meno per renderlo visibile con i test che facciamo. Quello che mi stupisce è la positività contemporanea dopo che i test precedenti erano tutti negativi. Non è facilissimo, con presenza all’aperto e dinamica, trasmettere il virus a molti giocatori, quindi anche a quelli del Napoli che hanno incontrato ieri il Genoa”.
