Parla dell’alimentazione: «Si sentono come se volessi relegarle in quel ruolo. I genitori, per tenere buoni i bambini, danno quelle merendine. Io curo pure il cibo dei calciatori»

In questi giorni di ritiro a Castel di Sangro il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sta parlando un po’ di tutto. Di alimentazione, medicina, economia. Oggi è toccato all’agricoltura e in parte anche alla questione femminile. Corrado Guzzanti avrebbe parlato di De Laurentiis transformer. Il convegno di oggi è intitolato: “E’ tutta una questione di gusto”, organizzato dalla Regione Abruzzo, dalla SSC Napoli, dal comune di Castel di Sangro e da Wall Street Italia. E De Laurentiis ha detto la sua in proposito:
“L’agricoltura è stata un po’ dimenticata in questi anni. La professione del contadino è estremamente elegante perché deve saper valutare tante cose. Non baratterei mai la libertà della natura, veder crescere una pianta, con un lavoro da impiegato. I politici hanno scoperto l’agricoltura ed il made in Italy quando c’è stato l’Expo mettendosi la medaglia. Si sono inventati un mare di cazzate con il Doc o Dop, mi viene da ridere quando dicono che quel pomodoro si può fare solo nel salernitano. Mi sono preso due semi, li ho piantati a Los Angeles e mi è venuto ottimamente. Dipende dalla qualità del terreno, dalla composizione chimica”.
Il presidente ha sottolineato l’importanza del cibo per la nostra salute
“Noi siamo ciò che mangiamo, ma questo non viene insegnato nelle scuole. I genitori, per tenere buoni i figli, gli danno merendine o la qualunque: c’è mancanza culturale. La prima domanda che faccio a una donna è: “tu sai cucinare?”, quando mi rispondono no già divento scoglionato. Perché capisco che quella donna dietro a quel no cela un discorso di responsabilità demandata, di squalificazione, quasi come se dicesse. “tu uomo vuoi mettermi dietro i fornelli”. Le donne rifiutano, lo sentono come un peso, è un fatto culturale, ancestrale, lo sentono come se fosse un loro dovere che non vogliono più compiere. Se tu chiedi alle donne in sala: “lei cucina?” Ti diranno no quasi seccatamente, come se tu gli avessi sfruculiato il pasticciotto. Invece il ruolo della madre, della moglie, della tutela della famiglia è la più antica e la più straordinaria professione del mondo. L’80% degli chef penso è fatto da uomini ed il 20% da donne, magari noi abbiamo più creatività”
L’alimentazione è fondamentale anche nel calcio
“Nel calcio ho addirittura ho voluto supervisionare l’acquisto della materia prima e soprattutto ho fatto delle grosse litigate con alcuni allenatori perché si lasciava troppa libertà nel buffet o negli ordinativi, all’atleta. L’atleta non sa nulla del territorio, ho 13 stranieri con una cultura locale inesistente perché vengono dall’estero. E’ fondamentale l’alimentazione, il porzionato e la grammatura ma alla base c’è la materia prima. Ad un certo punto ho detto signori a me non va più bene che mangiate salmone perché non è quello selvaggio che prendo in Alaska: da dove viene? Quanto inquinamento ha? Questo vale per le uova, le verdure, la carne. Sono folle per l’acqua e per creare all’interno delle cucine l’osmosi”.