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Dal Cotugno: «Virus, in Campania non c’è più controllo. Oggi incontreremo De Luca»

Il direttore: «Dovranno scattare restrizioni. I cittadini si sono lasciati andare. Da noi i posti Covid sono tutti occupati, l’età media si sta rialzando»

Dal Cotugno: «Virus, in Campania non c’è più controllo. Oggi incontreremo De Luca»

Il direttore generale del Cotugno, Maurizio Di Mauro, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’epidemia di Covid in Campania. Le sue parole sono riportate dai lanci di agenzia.

«Oggi non possiamo più parlare di casi di importazione per i soggetti che sono tornati dalle vacanze, abbiamo dei focolai autoctoni che si sono generati nella nostra regione e che stanno determinando un incremento del numero dei contagi e dei ricoveri. La cosa che più mi preoccupa, rispetto alla fase iniziale, è che molti siano asintomatici o che comunque presentino una scarsa sintomatologia».

Di Mauro annuncia, per oggi, un incontro con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca:

«Penso che dall’incontro debba scattare assolutamente qualche elemento più restrittivo. Al di fuori dei nostri ospedali sembra che non ci sia più nulla. Ho seguito eventi come quello di San Gennaro, ho visto troppe persone non indossare la mascherina e non rispettare il distanziamento. Non c’è più controllo. L’età media si sta rialzando e ciò vuol dire che a pagarne le conseguenze sono le persone più anziane o che hanno patologie pregresse. La Campania è una regione che ha dimostrato un grande senso di civiltà durante il lockdown, ora però ci siamo totalmente lasciati andare».

Sulla situazione al Cotugno:

«Il Cotugno in questo momento è pieno per quanto riguarda i posti Covid non voglio che torni ad essere l’ospedale Covid-19, abbiamo anche altri pazienti da curare. Occorre una programmazione su scala regionale. Bisogna dare assistenza a tutti i malati, nella prima fase infatti sono triplicati i morti per infarto. Siamo in tempo, abbiamo pochi pazienti in terapia intensiva, per questo la situazione deve restare sotto controllo, garantendo tutti i livelli assistenziali».

 

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