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Cormezz: il giallo del Frullone, si presentano in 200 per fare il tampone, poi spariscono

Nessuno sa chi fossero, solo che non appartenevano all’Asl Napoli 1 e che hanno chiesto di essere sottoposti «immediatamente» al test. Per il direttore Verdoliva è stata «una provocazione»

Cormezz: il giallo del Frullone, si presentano in 200 per fare il tampone, poi spariscono

Sul Corriere del Mezzogiorno un piccolo giallo che ieri ha riguardato il Frullone, l’ospedale napoletano dove si effettuano tamponi agli asintomatici sospetti Covid.

Oltre un centinaio di persone, forse 200, che si accalcano davanti all’ingresso del Frullone, a Napoli, per chiedere di essere sottoposte a tampone; poi, d’incanto, compare una telecamera che comincia a riprendere la folla che s’appressa; non si sa chi sia. Infine, così come si era aggregata, quella folla scompare, lasciano il Frullone ma avendo messo a rischio le operazione di screening dei tamponi”.

Il gruppo non apparteneva all’Asl Napoli 1. Non solo: hanno chiesto di essere sottoposti al test «immediatamente».

Il direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, ha definito la cosa molto sospetta.

«Difficile non leggere quanto è accaduto come una mera provocazione, sulla quale dovrà essere fatta chiarezza fino in fondo».

L’Asl chiarisce la modalità di svolgimento dei tamponi al Frullone.

«per l’effettuazione dei tamponi l’iter è quello di rivolgersi al proprio medico di famiglia e quindi all’Asl di competenza rispetto al comune di residenza. Presso la postazione del Frullone si eseguono i tamponi di prima diagnosi solo per coloro i quali il medico di medicina generale o il pediatra ha richiesto l’effettuazione del tampone di prima diagnosi, inserendo la richiesta in piattaforma informatica. La postazione del Frullone è dedicata in particolare agli asintomatici in condizioni di muoversi con mezzi propri. Per coloro che invece sono sintomatici, ovvero che non possono raggiungere con mezzi propri il Frullone, si provvede entro le 24-48 ore presso il proprio domicilio con le unita di continuità assistenziale che, tra l’altro, garantiscono anche l’effettuazione a domicilio del primo e del secondo tampone di guarigione (nell’arco delle 24 ore)».

 

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