Il Napoli continua a spingere per spostare altrove la partita con il Barcellona

Il Mattino scrive che la società batte sul fatto che il governo spagnolo ha iniziato ad introdurre misure restrittive come chiusura delle spiagge e obbligo di mascherina anche all'aperto 

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Il Napoli continua ad essere preoccupato per l’aumento dei contagi in Spagna. Anche se dalla penisola iberica e in particolare dalla Catalogna continuano ad arrivare messaggi rassicuranti. Le autorità si basano sul fatto che non è stata proclamata né una zona rossa né un nuovo lockdowwn. Però ci sono già delle misure restrittive che il governo inizia ad introdurre ed è su questo che punta il Napoli nel fare pressione. Lo scrive il Mattino.

“Non è stata proclamata la «zona rossa» né tanto meno la necessità di un nuovo lockdown, ma le prime misure restrittive iniziano ad essere adottate dal Governo, come la chiusura delle spiagge e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina anche nei locali all’aperto. Su questi punti batte il Napoli che chiede lo spostamento della gara altrove, da Lisbona (dove sono in programma i quarti di finale che inizieranno il 12 agosto) alla Germania (dove invece si giocheranno le gare di Europa League) o addirittura la Svizzera, individuata come ulteriore opzione di campo neutro. La paura, supportata dai dati preoccupanti che arrivano quotidianamente dalla Spagna è quella di esporre gli azzurri ad un rischio troppo elevato di contagio. Questo perché la squadra arriverà nella giornata di venerdì a Barcellona, con allenatore e un giocatore dovrà partecipare alla conferenza stampa della vigilia, trascorrerà la notte in un hotel del centro cittadino, e poi si trasferirà allo stadio nel tardo pomeriggio di sabato per la gara. Il rientro è previsto in ogni caso per sabato notte: direzione Lisbona in caso di qualificazione, direzione Napoli nel caso contrario”.

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