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Guerra: «Scuole? Non abbiamo prove dei rischi. Il 31 agosto ci confronteremo in conferenza con 30 Paesi»

Al CorSera. «La situazione è in continuo divenire. I bambini di 10-11 anni sono poco contagiosi. Tra 11 e 19 anni la contagiosità è come quella di un adulto. Di fronte a questo vale il principio di massima cautela».

Guerra: «Scuole? Non abbiamo prove dei rischi. Il 31 agosto ci confronteremo in conferenza con 30 Paesi»

Il Corriere della Sera intervista Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms e componente del Comitato Tecnico Scientifico. Parla anche della riapertura delle scuole.

«È in continuo divenire. Il 31 agosto è in programma una conferenza di consenso con almeno altri 30 Paesi per confrontare le esperienze. In assenza di prove conclusive sui rischi del riavvio dobbiamo basarci sulle esperienze, valutare chi ha fatto che cosa e dove è andata meglio».

La ripresa delle scuole sarà un momento molto delicato, dice.

«Sarà un momento molto delicato, 10 milioni di persone fuori casa, in movimento. Abbiamo visto cosa è successo in Israele e in Francia dove hanno voluto anticipare il ritorno in aula».

Non esistono prove certe e questo rappresenta un problema.

«Innanzitutto sulla contagiosità. Sappiamo che i bambini di 10-11 anni sono poco contagiosi in quanto presentano l’immaturità dei recettori usati dal virus per agganciarsi alle cellule. Tra 11 e 19 anni invece la contagiosità è uguale a quella di un adulto. Di fronte a questi dubbi vale il principio di massima cautela. Andare con i piedi di piombo. Fermo restando che la scuola dovrà aprire».

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